E così siamo tornati.
Settembre ha già portato il suo carico di pioggia e grigio e freddo, la mia spalla s è già bloccata come fosse gennaio e il segno del costume (quel poco che si faceva intravedere contro luce) è già sepolto sotto due maglie. Ma innervosirsi per il brutto tempo è del tutto inutile e quindi pazienza.
Settembre resta, nonostante tutto, il vero Capodanno, quello emotivo, quello della testa. Quello che, dopo giorni pigri passati a rilassarsi, ti fa scatenare la voglia di fare, quei piccoli grandi buoni propositi perché vuoi affrontare la nuova stagione al meglio. Si comincia a fare ordine, tutto quello che è rimasto accantonato dalla pigrizia estiva, a settembre ritrova una sua dimensione. E poi io non ho perso il vizio di entrare nelle librerie e guardarmi le nuove agende e sfogliare quei giorni che sono tutti pagine bianche ancora da scrivere. E poi li rimetto giù. Che c ho la mia bella agenda vintage in cuoio e mi basta.
E poi tra un paio di giorni sono due mesi in cui ho archiviato il mio radicato zitellaggio. E mentre tornavo a casa ieri sera, in coda in tangenziale, la mia mente da menteGatta, ha partorito quest idea: il mio Amore è come un paio di scarpe con il tacco 10. Di quelli grossi.
E qui si eleva il coro di maschi "scarpeeeee comprareeeee...". ma credete... è così.
Certi amori sono da tacco 12, sottile: danno le vertigini solo a guardarli. Li metti e ti senti subito instabile e il passo trema. Sono bellissimi non puoi fare a meno di provarli, almeno una volta. E quando li vedi ti fermi a guardarli, e un po' invidi quelle che pare ci camminino dentro come se fossero scalze, ma i 12 richiedono uno sforzo a tutti i tuoi muscoli per mantenere una parvenza di equilibrio e non camminare come una papera zoppa.
Certo, tutti ti guardano e tu svetti perché poi quanto di abitui a quell'instabilità ci cammini da famme fatale e riesci in qualche modo ad andare avanti e ti convinci che sia meraviglioso attraversare la folla su quell'appoggio seppur precario. Però è innegabile il sospiro che fai quando li togli, e, scalza, ti massaggi i piedi. Bello fare i funamboli, emozionante, ma ragazzi a lungo andare che strazio...
Certi altri sono come le scarpe da ginnastica/pantofole. Comodosi. Stabili. Rassicuranti. come la copertina sul divano e la tazza di latte caldo. Ci puoi fare i chilometri ma poi, quando entri in un negozio non sono esattamente il primo modello che guardi. A lungo andare (e ve lo dico con cognizione di causa, visto che per oltre un anno ho dovuto/potuto usare solo scarpe da ginnastica) ti vengono a noia. Pensi che vuoi di più, che questa cosa non ti basta... ok la copertina e il divano e il latte caldo... ma pure un cinema o una bella cena fuori a lume di candela ogni tanto... no?
E poi c è il tacco 10 grosso.
Il modello che adoro.
Quello alto, quasi quanto il 12 ma non la vertigine ti spaventa meno. Il passo è più sicuro e sono comode. Perché ti senti stabile. Ti senti elegante e a tuo agio. Ti senti femminile senza strafare. Ti senti che puoi rilassare i muscoli della schiena e farti due risate senza pensare di perdere l equilibrio e finire a zampe all'aria. Ci puoi camminare per ore, e la caviglia non soffre. Il tacco 10 non ti tradisce. perché è largo, stabile, rassicurante. Perfetto con la gonna ma sta da Zeus anche con i jeans. E quando ti sfili le scarpe, le guardi sorridendo perché ti hanno accompagnato durante una giornata che sì, può essere stata faticosa, ma loro non hanno contribuito a complicarla, anzi. e sapere che domani la prossima sfida la affronterete insieme, è bello. Ti fanno sentire bene. E non le cambieresti per nessun altro paio di scarpe.
Ecco.
Io c ho un Amore da Tacco 10.
Che bello questo paragone amore-tacchi! Anche la scarpetta della foto mi piace assai.
RispondiEliminaMi conforta sapere che non sono l'unica a pensare che l'anno nuovo comincia a settembre, sarà uno strascico di quando eravamo scolare? Boh?
Visto che belline? anche se secondo me sono un 12 fatto e finito! ma la foto mi piaceva assai!
RispondiEliminafa molto Betty Boop!
Comunque cara Cincia non siamo le uniche davvero, quasi tutte le mie amiche vivono il capodanno di settembre, e probabilmente è proprio perché era il tutto nuovo della scuola... a gennaio c era già l incubo della pagella... adesso vengo a vedere da te come stai!