martedì 17 giugno 2014

Modalità ON

 La determinazione può cambiare la tua mente.
La determinazione può cambiare il tuo cuore.
La determinazione può cambiare del tutto la tua vita.
Sry Chinmoy

martedì 3 giugno 2014

Lo zen e l'asse da stiro

Sarà che ieri mi sono decisa, ho cercato in fondo allo stanzino e ritrovata l'asse, dimenticata lì da tempo. 
Aperta nel mezzo del salotto, cercato di convincere più volte la Melli a scendere da lì, e poi sono partita in quarta. Con quello che era l'ammasso di circa 4 lavatrici di roba da stirare. 
Stirare non mi fa impazzire, ma per certi versi mi pace. Solo che faccio fatica a restare in piedi ferma, il ginocchio dopo un po' s'annoia e inizia a lagnarsi come un bimbo di 4 anni a cui scappa la pipì. Però ha il suo bel perché. 
Intanto perché fai mente locale sulle cose che hai. Oddio... io non ho un guardaroba immenso, però succede che alla fine finisci per mettere sempre le stesse cose. E succede anche che qualche maglietta te la dimentichi "ma che davvero ho comprato sta roba?". Alle volte, credo il più delle volte che passeggiando per il mercato della Terra degli Hobbit finisce che compro qualcosa, è più per gratificazione personale, che per reale necessità. Però ammetto che mi sto ridimensionando. L'altro giorno entrando nel negozio di scarpe, non m è venuta voglia di comprare niente. Ho pensato seriamente di avere la febbre. 
Ma tornando allo stiro... Non sono di quelle che stira cantando. Infatti non c ho nessuno che mi bussa alla porta per abbracciarmi. Però stiro pensando, e guardando il tessuto che si liscia, mi capita di pensare che non sarebbe male aver un ferro da stiro per i pensieri. Farlo passare in mezzo a quelli più grinzosi e ritrovarseli ben lisciati e con le pieghette fatte nel posto giusto. Mah. Sarà che alle volte funziona per semplice osmosi, sarà che Brontolo ancora non brontoleggia, e con la porta aperta dell ufficio si sta bene che mai... Sarà... ma oggi il mio umore sereno è proprio liscio liscio... 

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...