giovedì 26 aprile 2012

time out

Risponde
la segreteria telefonica di SyS.
Sono temporaneamente, momentaneamente, fugacemente, provvisoriamente assente.
Se bazzicate di qui e volete lasciare un messaggio, potete farlo anche dopo il segnale acustico...





bip... 

martedì 24 aprile 2012

sembrerebbe che...



ma è così da poco.. 
e quindi non è detto... 
potrebbe pur cambiare di nuovo. 

certo che c è una bora che basterebbe giusto un quarto. 
quindi ci sono buone possibilità che... 

ma non mi illudo. 
attendendo che... 

e intanto ascolto questa va...

venerdì 20 aprile 2012

così per dire...

La serenità è racchiusa nelle piccole cose. 
almeno per me. 
Come quando chiudiamo la telefonata dopo che ti ho riaccompagnato a casa. 
Sorrido al display che resta illuminato ancora qualche minuto e ripenso a quello che ci siamo raccontati, alla cena da preparare, al fatto che domani mattina sarai la prima voce a dirmi buongiorno. Al tuo tono, alla tua risata che sorge spontanea come acqua cristallina. Ai pensieri tuoi che mi regali e che diventano un tesoro e mi tengo stretto. 
Privilegio puro averli tra le mani.
Nella tazza di mocaccino in cui ho pucciato la barretta della vitasnella, ma ho la scusante di dover prendermi qualcosa per questa tosse che mi fa la voce di Amanda Lear. 
Essere riuscita a fare un conteggio corretto sui morsetti quelli a tre poli, considerato che la serigrafia costa 0,0044 per polo ma poi non finisce così che la si sposta in base 100, ma allora l ho controllato anche con P. in azienda e ci siamo arrivate! è giusto!!! noi che con la matematica abbiamo un rapporto conflittuale, e sono soddisfazioni. 
Questa settimana ho dovuto cavarmela da sola, che i miei Uomini erano all estero e ci si parlava solo via sms. Ed è stato bello. Perché ho potuto prendermi la responsabilità di prendere l iniziativa, e di tirare fuori la competenza. Quella che resta sempre dietro al controllo della supervisione. Esame superato, non sono poi così malaccio come penso.
Se solo la smettesse di piovere, che così magari stasera ci si mangia la pizza in compagnia, e poi domenica Grado, con il suo mare e il suo pesce! Bello sarebbe farci una passeggiata guardando le onde... ma non puoi litigare con il meteo che fa un po' quello che vuole, almeno lui. Forse questo grande dissapore nasce proprio dal fatto che non lo possiamo controllare. 
E meno male vorrei aggiungere. 
E allora sarà quel che sarà. 
Serentà sta anche nel prendere certe cose così come vengono, almeno quelle per cui è possibile farlo. 
E porterò il Nokkio al centro assistenza e chiederò che ne sarà di lui, delle parole che ha visto passare e delle foto e della mia fronte contro il finestrino di una corriera mentre lo tenevo in mano e trillava a ripetizione con tutti i messaggi che arrivavano a mitraglia, che a fisio non prendeva mai. 
Insomma, ci saranno un paio di giorni, carichi di quell aspettativa serena di un fiato tranquillo. E magari un nuovo negozio di scarpe dove portare mia madre che già penso a che faccia farà quando prenderò la strada più lunga, ma è bello cambiare strada, cambiare l abitudine provare. Che poi magari si sbaglia, ma come dice il buon vecchio Lucio "ma uno sbaglio poi cos'é?"


mercoledì 18 aprile 2012

18 aprile 2012

io ne sono sempre più convinta, che un po' ti somigli dico..
ecco... 
guarda!
c è quel certo non so che... 
certo... la tua espressione è decisamente più sveglia. 
però...
dai su... 
pure il sorriso... 
e i pensieri spettinati...
uguali. 
e come si fa a non volerti bene? 
sarebbe innaturale. 


 

venerdì 13 aprile 2012

mfrr...


... sarò pure metereopatica...

 

...però...
                               



                              ...uff!




On Air: Ludovico Einaudi - Oltremare

mercoledì 11 aprile 2012

tutta questa pioggia...

mi fa venire voglia di vacanza!
                        e c ho un pensiero che mi ballonzola tra un orecchio e l altro che...

On Air: Estate -  Negramaro

giovedì 5 aprile 2012

Ohibò

Zia G: ma senti, la togli tutta quella ferramenta dalla gamba prima o poi, vero?
Sys: ma anche no...
Zia G: ma sì che devi!!!
Sys: ma anche no! sai che dovrei di nuovo smettere di camminare per almeno un mese, e la fisio tutti  i giorni e via discorrendo... e se poi si blocca di nuovo... miiii che camurriaaa....
Zia G: guarda che a tenertele è peggio... è un problema grosso poi...
Sys: poi...  in che senso scusa?
 Zia G: è un problema! te lo dico io che mi sono informata: il titanio è un rifiuto speciale, poi quando muori, come ti smaltiscono?

mercoledì 4 aprile 2012

di gomitoli, colombe, uova e glicine


Sapete com è quando avete diverse idee in testa e poi vi si aggrovigliano come il gomitolo di lana di zia Ester finito tra le zampe del gatto Gildo? Ecco... uguale. 
Le bozze presenti in questo blog sono aumentate in modo esponenziale, se ancora si scrivesse su carta, il cestino avrebbe un contorno di foglietti appallottolati (che il gatto Gildo farebbe rimbalzare ovunque, pure sotto al letto). 
Le idee sono tante, escono così come funghi così, all improvviso complice sta pioggerella novembrina, che però non dà nemmeno tutta questa noia, o suvvia pofperbacco. Che è arrivato aprile, finalmente! Un mese così, di punto in bianco nuovo di zecca, ancora bello liscio come la prima pagina di un quaderno. Oh come l adoravo, la primissima pagina, quella ancora intonsa con la copertina che la dovevi lisciare con la mano perché restasse aperta. 
E c è da dire che mi sono presa delle belle soddisfazioni in questi giorni, e poiché non di sola pizza si vive, fanno tanto bene al cuore. Tipo: passare due giorni in compagnia delle ragazze dell'ADMO a vendere colombe e parlare di moto, portarsi a casa l unica colomba color vio... ehm glicine, ecco sì: glicine va che è meglio, scoprire ancora una volta che il dialogo sommato alla volontà di capirsi è il connubio che aiuta i rapporti, e sopratutto che si è cresciute così tanto e bene (oh sì, me lo dico da sola, autostima yea) da non farsi toccare più dalle frecciatine di chi vuole sfotterti con quel fare bonario, un po' superiore di chi pensa di aver capito tutto e conoscere tutto di te e in realtà nulla sa e nulla ha capito. 
Avete mai visto "se scappi ti sposo?" Sì, la commedia con Julia e Richard che hanno fatto un numero considerevole di volte in tv (avevo pure la videocassettaaaa!!!) ecco, la cosa che mi ha colpito di quel film è stata quando lui chiede a lei se sa come le piacciono le uova, e lei non sa rispondere. questo perché lei era abituata a mangiarle sempre come le preferiva il fidanzato di turno. 
Probabilmente, fino ad un anno e mezzo fa la domanda avrebbe turbato anche me. Non perché abbia l abitudine di fuggire davanti all altare e abbia una collezione di solitari nel cassetto, ma perché quando la tua autostima fa cilecca ci si accontenta di vivere di luce riflessa. Pensi che i tuoi gusti, i tuoi pensieri, il tuo punto di vista non valga poi così tanto e allora ti adegui a chi ti sta accanto, che magari ha un carattere più forte del tuo e quindi gli risulta più facile darti una direzione. Non dico che sia una cosa fatta in mala fede, è che generalmente il carattere più forte e indipendente detta un po' le regole sul carattere più insicuro. Ad un corso di psicologia spicciola che feci anni fa, lo spiegavano dicendo "L IO Genitore della persona A va a toccare le corde dell IO Bambino della persona B e in questo creano un rapporto che può funzionare ma che pecca nell equilibrio. Il rapporto interpersonale funziona al meglio quando l IO Adulto si interfaccia con l altro IO Adulto. in questo modo il rapporto torna paritario". 

Il punto è che di questa mancanza di equilibrio non te ne accorgi nemmeno quando ci sei dentro, lo capisci quando ti ritrovi da sola alla tavola calda e ti chiedi "e adesso che mangio?". 
Ecco, in questi giorni parecchio intensi sotto il profilo emotivo, credo di aver tolto dalle sgrinfie di Gildo il bandolo della famosa matassa: e le uova le preferisco all occhio di bue, così ci posso pucciare dentro le patatine fritte.
Che tradotto per chi cerca di leggermi dando un senso a tutto questo marasma di idee, significa che sto bene con me stessa, e sono felice di ciò che sono, come non lo sono mai stata. Io sono io.
Con tutto che ancora faccio casini e mi scazzo e mi faccio venire le lacrime al telefono, e darei quattro capocciate al muro a giorni alterni. Però sono io! Sono solo io. Ostinatamente io. Io che aspetto con ansia che i capelli ricrescano, che faccio impazzire il sito di trenitalia, che sogno le vacanze d agosto e mi dibatto tra mare e cultura e vorrei davvero poter unire le due cose, io che ho ripreso in mano le pagine scritte tempo fa e ho scoperto che ci credo ancora. 
Io che mi sento così amata da sentirmi soffiare sulle ali ad ogni risveglio. 

Io e te con la faccia tua e mia,
quel che siamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te senza prendere aeroplani,
anche se non ho le ali, volo con le mani
.

On Air: La Mia Faccia - Pooh

ps. ecco... le ho messe le maiuscole... uff...

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...