Parlavo al telefono con un amico, un paio di sere fa.
Dopo un excursus sulla condizione astrale del mio segno, diviso tra un Saturno che rema sempre contro, e un Giove che cerca suo malgrado di metterci na pezza, siamo finiti a discorrere sulla diversità di pensiero tra uomo e donna.
Argomento sul quale sono stati scritti fior di trattati, enciclopedie infinite con dovizia di sinonimi e contrari, regole e corollari.
E ancora non s è capito poco più di una mazza.
I siori maschietti che ci dicono che siamo complicate, noi femminucce che rinfacciamo "ma tu non mi hai mai capita". Il più delle volte sembra di essere alla torre di Babele dei sentimenti.
Eppure.
Eppure basterebbe mettersi sì, con la voglia di comprendere e di lasciar respirare. E qui mi riferisco a noi fanciulle, che sì, siamo il sale della vita e il raggio di sole che illumina anche il cuore più tenebroso. Ma perdincibbacco, abbiamo una capacità di smerigliare i maroni (ops!) quando ci si mette di buzzo buono.
Scena tipo: lui davanti alla tv il mercoledì di champions. lei che tricotta seduta accanto a lui. Ad un certo punto alza in naso dallo sferuzzare, lo guarda e gli chiede "a cosa pensi?" e lui (cadendo dal Del Piero e ricordandosi improvvisamente chi è dove è e con chi sta...) farfuglia un "niente".
E possiamo stare sicuri che lei risponderà una cosa tipo "no... è impossibile... non puoi non pensare a nulla... ci sono problemi? cosa ti turba? starai mica ancora pensando a lei... la tipetta che in terza elementare ti metteva i pennarelli senza tappo dentro la cartella per attirare la tua attenzione!". Ecco. Noi generalmente siamo così (non tutte, per carità... io ad esempio non so tricottare...) ma in linea di massima lo zen e l arte della pura sega mentale è una cosa che ci appartiene. Ma la grande rivelazione è: lui, in quel momento non sta davvero pensando a niente... al limite nella pausa tra un tempo e l altro può focalizzarsi sul fondo schiena della moglie di Buffon, ma generalmente se guarda la partita, un uomo guarda la partita.
Siamo noi donne che, mentre stiamo salando la pasta, riusciamo a pensare di dover mettere su la lavatrice, fare la spesa, portare fuori il cane, andare dalla Piera che ha litigato con quello stronzo del Gianni che le ha messo le corna con la zoccola della commessa della videoteca, che lo si doveva immaginare, lo si capiva subito da come l ha guardato la prima volta mentre noleggiava la trilogia di Matrix che c avrebbe messo sopra le mani, sta stronza. E la povera Piera che è tornata da sua madre? che tra l altro soffre pure di sciatica, la madre eh... non la Piera...
Non paghe c abbiamo sta cosa della sindrome da Candy Candy. Diciamocelo, favole - cartoni animati & Co. c hanno rovinato la vita. Però, preso atto della cosa, dovremmo riuscire a capirlo e andare oltre. Focalizzandoci su un paio di punti molto semplici:
1) se lui ci piace perché è un filo stronzo, di quelli che ci fa stare così... sulle spine... oggi c è domani non si sa.. e noi lì a struggerci con le mani sudaticce intorno al telefono aspettando che chiami... che poi quando chiama ci sentiamo le unte dal Signore, poi quando non chiama siamo sull orlo della crisi di nervi... l è inutile pensare che se la cosa diventa seria cambierà... Non lo farà se non gli andrà di farlo, se questo è il suo carattere e ci siamo lessate per questo... questo ci si deve tenere. Se non ti va bene fai prima a cambiare uomo.
2) il pensiero di un uomo è stupendamente lineare. se dice no è no. non è un no ma potrebbe essere che sì, se solo... quella è una nostra prerogativa (presente quando arriviamo davanti alla porta con quattro borse della spesa in mano e la posta tra i denti? lui ci guarda e ci dice "vuoi una mano?" se rispondiamo "no" lui capirà "no" e tornerà a farsi gli affari suoi... non gli verrà da pensare che quel no significhi "ma secondo te? balengo della val di fassa, pensi sia il sogno della mia vita essere qui carica come un mulo mentre sei lì a giocare con quel x@@*# della playstation? la cavalleria è morta e a me resta il mulo...")
Insomma... mi chiedevo...
ma tutte ste storie che ci raccontiamo da secoli "l uomo è cacciatore... all uomo piace la donna misteriosa... bisogna farsi desiderare... vince chi fugge... se ha chiamato tu (eh monella... non si fa!!!) allora adesso deve chiamare lui" sono ancora vere?
e se invece il segreto invece fosse "vince chi parla chiaro?"