Il vero nemico che si insinua subdolamente nella tua vita, non è l'acaro.
E' il suo cacciatore.
Sempre reduce dall amorevole commento materno, vedi post precedente, ieri accetto l invito per una pizza a casa di Geogre McFly. Scelta quanto mai azzardata, ne prendo atto, ma io che tendo a voler sapere tutto e subito A) volevo vedere il materiale che lui colleziona su un personaggio pubblico passione di entrambi B) fammi vedere casa tua e ti dirò chi sei. Da ex agente immobiliare e soprattutto da Donna, guardo casa tua e "sento"... ti percepisco... magari non appieno... ma se uno non è se stesso in casa sua... dove?
"Cosa dici... preferisci uscire o mangiare in casa?" chiede lui
"Ma non so... tu che dici?"
"Mangiamo in casa, così costa meno".
Ohm... Syssa Ohm... ricordati che sei sei sola perché acida e perché pesi troppo le parole... Ohm... Io però ve lo dico subito. Ho avuto la delicatezza di ordinare la margherita, nemmeno doppia mozzarella come il mio solito, ma il gesto di tirare fuori il portafoglio dalla borsa non ho nemmeno fatto finta di farlo.
Entriamo in casa sua, e sorvolo sul nome della ex, ancora presente nel campanello e nel 84% delle sue frasi. Ma tanto gentil e tanto onesta appare che... Ohm... Syssa... Ohm...
Casa sua.
Avete presente un mobilificio? no, non l ikea in cui viene tutto lasciato con un disordine creativo, con accostamenti quanto mai azzardati di colori con tanto di cartello con scritto "è casa tua, se piace a te fa stile?" no. Parlo di uno di quei mobilifici tipo mausolei, dove cammini seguendo un chiaro percorso tracciato e se devi far notare qualcosa al tuo accompagnatore lo fai accostandoti al suo orecchio, quasi un sussurro che nemmeno in biblioteca. Ecco. Così. A parte i mobili in esposizione, il nulla. Nemmeno la polvere. Non un quadro, una foto, una cornice con il tramonto scattato all'Isola Verde nel 2008. Non una conchiglia, una candela, una penna, uno scontrino; una bolletta o il volantino trovato nella posta tre minuti prima, non un libro. (Una casa senza libri è come un corpo senza anima, disse nonricordochi). Non una rivista, nemmeno della sua passione preferita. Non un modellino, la lista della spesa, la bomboniera della comunione, una calamita sul frigo, un cucchiaino nel lavello, non lo spazzolino nel bicchiere vicino al lavandino, il dopobarba vicino allo specchio. In camera da letto (ho fatto il tour... che vi pensate) l'unica cosa che sta sopra al comò è il riflesso della luce che filtra dalla tapparella perfettamente a metà altezza. I comodini identici con le lampade identiche e un quadro solo perfettamente simmetrico nel centro perfetto del letto. Da che lato dormirà? mah...
"Eh.. ma hai visto che errore?"
"Quale?"
"Le piastrelle dell'antibagno... il disegno... il piastrellista ha sbagliato... c è una piastrella in meno... e io pensa... gliele avevo contate e fatto il disegno... e che altro potevo fare... ma ogni volta che entro in bagno... è una fitta"
Eh... lo immagino. Nulla ora sarà più lo stesso.
"Ma... è tutto così spoglio perché lei si è portata via le sue cose?"
"Quali cose? ah... no... lei... cara... onesta... gentile... pensa... ha voluto solo il ferro da stiro e l asciugacapelli... no è dolce? per il resto no no.. entrambi odiamo il disordine e siamo molto minimal... e poi... devi notare i colori... allora i colori delle pareti in totale sono tre, partiamo dal sangue di bue... no.. no guardarmi così... è la gradazione di rosso che abbiamo studiato per la parete che poi prosegue... e nell'angolo lì... " segue dettagliata e articolata spiegazione, comprensiva di preventivi e saldi, del perché e per come si è potuti raggiungere questo diverso modo di colorare le pareti.. ma sopratutto... lei... la ex, che ha creato un colore meraviglioso così perfetto da far lavorare tre giorni gli operai in camera, ma ne valeva la pena. Quando ha deciso di tinteggiare nuovamente (almeno ogni due anni è obbligatorio, diciamo) gli stessi pittori erano tristi all idea di ricoprire cotanto spettacolo. Credo si siano decisi solo dopo essere stati rassicurati sul fatto che, una volta recuperata la Sistina, si potesse riportare all'antico splendore anche quella parete. E color Tortora (ma pallida) fu.
A salvarmi Zeus, e la sua voglia di scaricare fulmini e saette a terra. M è bastato sentire "ah beh... se dovesse piovere troppo e non potessi guidare... una soluzione la troviamo". Ecco... solo l idea di trovarmi costretta a fermarmi lì m è venuta l'orticaria, la tachicardia e male al dente del giudizio. Alla fine poco prima delle nove e mezzo ero già a casa, pigiamata e spalmata sul divano. Circondata dalle fusa della Melli, dalle mie stampe, i quadri, i quaderni, le penne sparse un po' ovunque che tanto poi non le trovo mai, le foto di Parigi e quelle della mia Famiglia, i dvd di Ayrton che sto prendendo in edicola e non butto nemmeno il cartone con cui vengono imballati e...
Casa dolce Casa...