venerdì 17 gennaio 2020

Siria e... - Giulia Manzi

Doverosa premessa: questa non è una recensione, non nel senso più tecnico della definizione. Per un motivo molto semplice: non sono un critico letterario. Sono solo una persona che legge, non quanto vorrebbe, a cui piace discorrere di libri, sopratutto quelli che le sono piaciuti. Se leggo libri che non mi conquistano glisso, per due motivi altrettanto semplici: la bellezza sta negli occhi di chi legge. Banale forse, ma tant'è. Non detengo certo la verità universale. Inoltre,  un libro porta con sé una storia sotterranea di energie investite, tempo rubato alla famiglia, agli hobby o al cazzeggio. Quindi merita rispetto, a prescindere. 
Quello che vi apprestate a leggere sono impressioni, sensazioni, che il libro mi suscita. Per le recensioni più tecniche vi rimando agli esperti del ramo.



La primissima opinione che mi sono fatta di Giulia, quando l'ho conosciuta, è stata: "è una macchina da guerra".
Un concentrato di idee, di energia e di cultura. Una persona che ti snocciola citazioni e riferimenti, non perché non abbia idee proprie come fa la maggior parte della gente, ma perché come diceva Enzo Biagi: “perché ho memoria e perché ho bisogno di appoggi: c'è qualcuno al mondo che la pensava, o la pensa, come me”. Insomma, una persona con cui parleresti per ore, non solo per le sue conoscenze in diversi campi della letteratura, ma e forse soprattutto, per la sua dolcezza.
Ed è proprio da questo suo lato delicato che, secondo me, escono le filastrocche di Siria. Un libro per bambini, e per gli adulti che glielo leggeranno. Un libro di quelli che mi ricordano l’infanzia, quando sfogliavo pagine di carta e cercavo i pennarelli per colorare, “mi raccomando, sempre dentro le righe”.
“Siria e…” è un libro di filastrocche che raccontano immagini di vita quotidiana, quella semplice che un po’ rimpiango. O forse rimpiangiamo un po’ tutti.
Ma con sfumature profonde e per nulla banali. Ce lo ricorda Calvino: la leggerezza non è superficialità.

Siria in ogni capitolo impara qualcosa di nuovo ma soprattutto attuale: impara ad amare.
Amare l’ambiente in cui vive e a rispettarlo, impara ad accettare le diversità nell’arcobaleno dei suoi amici come parte del suo mondo, perché sono quelle che l’arricchiscono e la fanno crescere.
Impara che nei racconti della nonna si nasconde la Storia, quella vera. Impara attraverso le carezze della mamma ad amarsi com’è, e senza dare troppa importanza alle voci alle volte avverse che le girano e le potrebbero girare intorno.
Siria impara un insegnamento fondamentale: l’amore e il rispetto per sé stessa e per gli altri.
E allora se per i bimbi è quasi un gioco, tra una rima e un pastello, per noi che gli affianchiamo nel loro approccio alla lettura, potrebbe rivelarsi un più che utile promemoria. 

Non metto link per l’acquisto. Mi permetto di consigliarvi di prenotarlo in libreria. 

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