martedì 26 luglio 2011

Finalmente estate!

Oh, posso dirlo? sì, lo dico. 
Finalmente è arrivata la mia estate. 
Si contano i giorni che mi separano dalle ferie facendo i segnetti nell agenda così come fanno i carcerati sul muro. E al primo che mi dice "ma cosa ti lamenti, sei stata a casa 7 mesi" gli tiro dietro il mega bullone da un kg e mezzo che uso come ferma carte (ricordo del mio passato da magazziniera).
Ne ho bisogno. 
Ho bisogno di non vedere la mia via, le mie pareti di casa, le piastrelle che mi faccio piacere a forza. Otto giorni per dimenticare gli arresti domiciliari dell inverno. 
Amo la mia casa. 
Amo le tende nuove e la scrivania comprata una settimana fa per farci stare la tastiera nuova, ma sento davvero la necessità di cambiare aria. 
Ho voglia di mare, di sole, di rosolarmi (io che odio rosolarmi), di nuotare, di sentire quel profumo che fa la pelle quando la melanina si attiva. Di docce dopo sole e tenere i capelli bagnati. 
Scendere in strada dopo cena a guardare le bancherelle cariche di puttanizie, scegliendo cartoline inguardabili e ricordi da portare a casa e regalare.
Dopo aver passato estati a sperare di realizzare, estati di promesse infrante, ecco un estate improvvisata e improvvisata al meglio. 
Il tempo di organizzazione dell'evento intorno al tavolo è stato pari a circa 6 minuti, sfruttati con le dovute pause del tipo "ce l hai il cavatappi per il bacardi lime? no, non alzarti lo prendo io, tu scarta il gelato". 
La Vale, La Sara, Y Yo. 
E già pensarci tutte e tre arenate in spiaggia ci viene da ridere.
Così ci ricaricheremo le batterie, ci riposeremo, rideremo fino a farci venire i crampi alla faccia e staremo bene.
Questa è l unico must che valeva la pena di mettere nero su bianco. 
Che poi quando si ritorna c è da fare...

venerdì 22 luglio 2011

sottovoce

avevo... ho, semplicemente voglia di scrivere. 
niente che fosse così particolare, niente grandi rivelazioni sull'universo. 
niente mettermi in cattedra a spiegare chissà quale teoria filosofica sui massimi sistemi, una delle mie poi che va in frantumi quando parte il timer per le uova. 
non mi veniva nulla. 
così ho gironzolato per "vecchi blog" che non sono blog vecchi, sono blog che conosco da tempo, che ho letto a fasi alterne della mia vita e che poi, per qualche ragione ho perso di vista o semplicemente io non leggo te tu non leggi me e si sa come vanno queste cose e poi si smette, si va e si torna.
io ho smesso e ricominciato, chiuso e aperto un sacco di volte. 
solo chi sapeva usare bene wikipedia non mi ha mai persa. 

martedì 19 luglio 2011

Alla via così

Ho sentito che ero pronta per rivederlo il 1° di gennaio. 
Mi sembrava un buon giorno per fare qualcosa di importante.
Durante il pranzo ho preso un respiro e ho chiesto al Fratellone "me lo fai vedere? cinque minuti prima di portarmi a casa". 
A gennaio ancora non potevo camminare. Uscivo solo quando mia madre, con santa pazienza, portava giù la sedia a rotelle. O quando mio fratello veniva a prenderci e ci portava a zonzo con l auto. 

mercoledì 13 luglio 2011

La Pioggia che aspetto

Continuo a sognare di poter correre. 
All'inizio ho paura, come quando sono sveglia.  Che l istinto mi farebbe fare un passo e poi mi manca l aria e mi fermo. 
Poi invece le mie gambe partono e io mi stupisco, nel sogno, di riuscirci.  Incredula. 
Corro persino meglio di prima. Le gambe si muovono da sole, senza sforzo e non mi viene nemmeno il fiatone. 
Corro sotto la pioggia. La pioggia dei giorni d estate quella che aspetti con ansia, e aspettano anche gli alberi che piantano e si dimenticano lungo le strade e hanno tutte le foglie tristi. La pioggia che non ti fa scappare al riparo, ma ti fa alzare la testa e tirare fuori la lingua. 

giovedì 7 luglio 2011

Chi mi capisce è bravo

"Giovedì Gnocchi"
No, qui il giovedì Pollo Fritto. 
Io tollero appena gli gnocchi.
Odio il pollo fritto.
Il giovedì, nella piazzetta adiacente l ufficio c è il mercato, e c è il furgone dell'ambulante che vende frittura. 
Secondo me frigge tutto nello stesso olio, dal pollo alle zampe di rospo, ai pezzetti della camera d aria della bici del figlio, bucata nell '82 ma che era un peccato buttarla via, che c è la crisi.
(Non ricordo chi ha detto, che si butterebbero via molte più cose se non avessimo paura che qualcuno le raccogliesse).
Però, scendere dalla macchina e sentire l'odore di pollo fritto, oltre a farti venire la nausea mi ricorda che è giovedì, e che c è un fine settimana alle porte. 
L'olfatto è un senso trascurato. 
Lo sa bene P. che ogni qualvolta mette piede in ufficio mi fa venire mal di testa e la voglia di dirgli che l'acqua corrente, calda o fredda che sia, è stata inventata parecchi anni fa, ed è un bene di cui dovrebbe godere più spesso. 
Lo so bene io che adoro il profumo delle camicie fresche di bucato. 
O della mia pelle quando è calda e profuma di melanina. 

martedì 5 luglio 2011

Breathe

 

Ad ogni respiro del mattino
capisco che grande dono la vita mi abbia dato  
Ad ogni tristezza che nego
sento una possibilità dentro di me morire  
Dammi un sapore di qualcosa di nuovo
che mi tocchi, mi stringa, che mi metta in sesto  
Mandami una luce guida che splende
attorno a questa mia vita buia

Respira l'anima in me
respira il regalo del tuo amore per me
respira la vita che hai coperto prima di me
respira per farmi respirare

Per ogni uomo che costruisce una casa
un contratto per se stesso
combatte contro lo scorrere
di bugie e fallimenti, che noi tutti conosciamo

A quelli che hanno e a quelli che non hanno
Come si può vivere con quello che hai?
Dammi il tocco di qualcosa di sicuro
potrei essere felice ancora di più

Respira l'anima in me
respira il regalo del tuo amore per me
respira la vita che hai coperto prima di me
respira per farmi respirare

respira la tua onestà
respira la tua innocenza nei miei confronti
respira le tue parole e liberami
respira per farmi respirare

Questa vita ti riserva le cose più strane
i sogni che facciamo di quello che la vita ti porta
le altezze più alte che posso girarti attorno
di seminare i semi dell'amore su un terreno di pietra

Respira
Respira

Respira l'anima in me
respira il regalo del tuo amore per me
respira la vita che hai coperto prima di me
respira per farmi respirare

respira la tua onestà
respira la tua innocenza nei miei confronti
respira le tue parole e liberami
respira per farmi respirare.

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...