mercoledì 14 febbraio 2024

Anna - Barbara Galimberti


Doverosa premessa: questa non è una recensione, non nel senso più tecnico della definizione. Per un motivo molto semplice: non sono un critico letterario. Sono solo una persona che legge, non quanto vorrebbe, a cui piace discorrere di libri, sopratutto quelli che le sono piaciuti. Se leggo libri che non mi conquistano glisso, per due motivi altrettanto semplici: la bellezza sta negli occhi di chi legge. Banale forse, ma tant'è. Non detengo certo la verità universale. Inoltre,  un libro porta con sé una storia sotterranea di energie investite, tempo rubato alla famiglia, agli hobby o al cazzeggio. Quindi merita rispetto, a prescindere. 

Quello che vi apprestate a leggere sono impressioni, sensazioni, che il libro mi suscita. Per le recensioni più tecniche vi rimando agli esperti del ramo.

Una storia delicata, come è delicata la personalità della protagonista: Anna. Postina per mestiere, investigatrice per passione e per animo gentile. Lo stesso animo che la porta a guardare con tenerezza tutte quelle lettere che, per un motivo o un altro, non possono essere recapitate come portatrici di messaggi che non vedranno mai esaudito il proprio compito. Ma Anna cede alla curiosità e apre una busta rosa scoprendo il messaggio scritto da una bimba e destinata a una signora che... abita in una piazza. 
È da queste poche parole che Anna inizierà la sua indagine, e nel suo percorso farà degli incontri che, piccoli o grandi siano, sono destinati a cambiarle in qualche modo la vita. Perché proprio come ci insegna l'autrice, la vita è costellata di incontri e in ognuno di essi potremmo trovare bellezza. 
Una storia che ci fa assaporare una narrazione di altri tempi, uno di quei libri che leggi quando hai bisogno di conforto e di ottimismo. Con il tempo scandito dalle pedalate di una bici più che dal rombo di un motore, e dalla luce del sole estivo dalle ombre lunghe, più che dalla potenza di luci artificiali. 

Ho amato questo libro proprio per la leggerezza con cui ci porta a riflettere sulla vita e i rapporti umani, lasciandomi, una volta finito, con la serenità di una bambina a cui hanno regalato un bastoncino di zucchero filato. 

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...