mercoledì 25 settembre 2019

Cose belle tra donne

Giornata grigia, un po' come il mio umore. 
Mi dirigo verso l'atrio dell'ufficio e lì mi trovo a osservare una signora che, in piedi accanto all'ingresso, ascolta la musica dalle cuffie e tiene gli occhi fissi sul display del telefono. Sorride. 
Non focalizzo subito il perché, ma non riesco a smettere di guardarla. Lei se ne accorge e quando le passo accanto si toglie le cuffie, come si aspettasse le dicessi qualcosa. 
Realizzo che gli ultimi metri devo essere sembrata ben strana, e comprendo anche il motivo di tanta attenzione. 
Arrossendo le dico: "mi perdoni, non volevo essere invadente, ma lei ha delle scarpe bellissime". E infatti... aveva un bellissimo decolté blu elettrico dal tacco vertiginoso. Lei sorride di rimando: "anch'io le adoro! pensi che ho comprato il vestito apposta dello stesso colore, perché quando le ho prese è stata pura follia". Ci salutiamo ed entro nel condominio "le Vallette", sempre convinta che il destino uno se lo porti nel nome. Ma l'umore non è più tanto grigio. Tende più al blu elettrico. Cose che solo tra donne...

Ieri sera, invece, consulenze via whatsapp sul cosa mettere per le presentazioni del fine settimana. "Questo sì, questo no, questo dai è troppo. - No il problema non è il vestito troppo, so io che so' tanta". 

Il bello delle amiche è che ti rincuorano. A prescindere. Anche sulle tue forme troppo morbide, sui tuoi gusti troppo classici, sulla tua mania per i jeans inseparabili come tattoo, dalla crisi premestruale che ti fa vedere tutto nero sfumato di grigio, e se lo reputano necessario vengono a ripescarti in fondo al quel magliore taglia XXL nel quale ti nascondi, come fosse una tenda canadese. 
Le amiche sono quelle che tu puoi dire "lo stronzo" e non hai bisogno di aggiungere altro. Sanno a prescindere di chi si parla, cambiano sguardo e nello stesso istante hanno giò formulato una serie di epiteti variopinti da scrivergli sulla carrozzeria dell'auto, alla prima occasione utile. 
Le amiche sono quelle che ti fanno scudo intorno che nemmeno la scorta di Saviano. Sono quelle che, però, ti scuotono dal torpore quando ti lasci andare troppo. Sono quelle che confabulano tra di loro alle tue spalle, ma lo fanno solo quando devono cucirti un paracadute su misura. 
O organizzarti una festa a sorpresa. 
Sono quelle che ti invitano ad un concerto metal anche se sei cresciuta a pane e Pooh, e tu hai deciso che ci vai e già non vedi l'ora. 

In questi giorni ho capito che quando fatico a ritrovare il mio centro, posso permettermi il lusso di chiedere in prestito un pezzettino del loro, non me lo negheranno mai. Il che rende tutto più semplice. 
Come scoprirsi a sorridere studiando ricami per carrozzeria.

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...