venerdì 6 dicembre 2013

mumble mumble...

Parlavo al telefono con un amico, un paio di sere fa. 
Dopo un excursus sulla condizione astrale del mio segno, diviso tra un Saturno che rema sempre contro, e un Giove che cerca suo malgrado di metterci na pezza, siamo finiti a discorrere sulla diversità di pensiero tra uomo e donna. 
Argomento sul quale sono stati scritti fior di trattati, enciclopedie infinite con dovizia di sinonimi e contrari, regole e corollari. 
E ancora non s è capito poco più di una mazza. 
I siori maschietti che ci dicono che siamo complicate, noi femminucce che rinfacciamo "ma tu non mi hai mai capita". Il più delle volte sembra di essere alla torre di Babele dei sentimenti. 
Eppure. 
Eppure basterebbe mettersi sì, con la voglia di comprendere e di lasciar respirare. E qui mi riferisco a noi fanciulle, che sì, siamo il sale della vita e il raggio di sole che illumina anche il cuore più tenebroso. Ma perdincibbacco, abbiamo una capacità di smerigliare i maroni (ops!) quando ci si mette di buzzo buono. 
Scena tipo: lui davanti alla tv il mercoledì di champions. lei che tricotta seduta accanto a lui. Ad un certo punto alza in naso dallo sferuzzare, lo guarda e gli chiede "a cosa pensi?" e lui (cadendo dal Del Piero e ricordandosi improvvisamente chi è dove è e con chi sta...) farfuglia un "niente". 
E possiamo stare sicuri che lei risponderà una cosa tipo "no... è impossibile... non puoi non pensare a nulla... ci sono problemi? cosa ti turba? starai mica ancora pensando a lei... la tipetta che in terza elementare ti metteva i pennarelli senza tappo dentro la cartella per attirare la tua attenzione!". Ecco. Noi generalmente siamo così (non tutte, per carità... io ad esempio non so tricottare...) ma in linea di massima lo zen e l arte della pura sega mentale è una cosa che ci appartiene. Ma la grande rivelazione è: lui, in quel momento non sta davvero pensando a niente... al limite nella pausa tra un tempo e l altro può focalizzarsi sul fondo schiena della moglie di Buffon, ma generalmente se guarda la partita, un uomo guarda la partita. 
Siamo noi donne che, mentre stiamo salando la pasta, riusciamo a pensare di dover mettere su la lavatrice, fare la spesa, portare fuori il cane, andare dalla Piera che ha litigato con quello stronzo del Gianni che le ha messo le corna con la zoccola della commessa della videoteca, che lo si doveva immaginare, lo si capiva subito da come l ha guardato la prima volta mentre noleggiava la trilogia di Matrix che c avrebbe messo sopra le mani, sta stronza. E la povera Piera che è tornata da sua madre? che tra l altro soffre pure di sciatica, la madre eh... non la Piera... 
Non paghe c abbiamo sta cosa della sindrome da Candy Candy. Diciamocelo, favole - cartoni animati & Co. c hanno rovinato la vita. Però, preso atto della cosa, dovremmo riuscire a capirlo e andare oltre. Focalizzandoci su un paio di punti molto semplici:
1) se lui ci piace perché è un filo stronzo, di quelli che ci fa stare così... sulle spine... oggi c è domani non si sa.. e noi lì a struggerci con le mani sudaticce intorno al telefono aspettando che chiami... che poi quando chiama ci sentiamo le unte dal Signore, poi quando non chiama siamo sull orlo della crisi di nervi... l è inutile pensare che se la cosa diventa seria cambierà... Non  lo farà se non gli andrà di farlo, se questo è il suo carattere e ci siamo lessate per questo... questo ci si deve tenere. Se non ti va bene fai prima a cambiare uomo. 
2) il pensiero di un uomo è stupendamente lineare. se dice no è no. non è un no ma potrebbe essere che sì, se solo... quella è una nostra prerogativa (presente quando arriviamo davanti alla porta con quattro borse della spesa in mano e la posta tra i denti? lui ci guarda e ci dice "vuoi una mano?" se rispondiamo "no" lui capirà "no"  e tornerà a farsi gli affari suoi... non gli verrà da pensare che quel no significhi "ma secondo te? balengo della val di fassa, pensi sia il sogno della mia vita essere qui carica come un mulo mentre sei lì a giocare con quel x@@*# della playstation? la cavalleria è morta e a me resta il mulo...") 

Insomma... mi chiedevo... 
ma tutte ste storie che ci raccontiamo da secoli "l uomo è cacciatore... all uomo piace la donna misteriosa... bisogna farsi desiderare... vince chi fugge... se ha chiamato tu (eh monella... non si fa!!!) allora adesso deve chiamare lui" sono ancora vere?
e se invece il segreto invece  fosse "vince chi parla chiaro?" 

7 commenti:

  1. Secondo me per risolvere il mistero servirebbe un essere ibrido uomo-donna. Anche se è quel mistero a giocare un ruolo fondamentale se non vitale nel rapporto tra i due sessi.
    Parlare chiaro va al di à della complessità umana, altrimenti i politici lo farebbero!
    Si potrebbe parlare per ore delle differenze tra uomo e donna, senza cavare un ragno dal buco. Di certo come dici tu noi siamo più da seghe mentali, perché abbiamo vissuto per millenni in una situazione fisica e sociale imprigionante che ha reso per contrasto la mente molto attiva e sognatrice. La loro è più organizzata perché ha avuto modo di svilupparsi liberamente, e il loro "no" è no perché hanno sempre avuto il diritto di parlar chiaro, mentre noi... no. Siamo abituate a nascondere un intero pensiero dietro poche sillabe perché una volta non avevamo la libertà di esprimerlo. Siamo ancora maschiliste, dentro. La conseguenza è che siamo davvero in grado di pensare a mille cose contemporaneamente mentre loro no, in linea di massima.
    Tutto il resto sono stereotipi o casi umani: il tipo che forse ti filo forse no, la tipa in sindrome premestruale che fa Freud mentre guardi la tv, sono robe da commedia italiana o da clinica psichiatrica, per come la vedo io è insicurezza da entrambe le parti, non è caratteristica dei due sessi :P
    Ad ogni modo test scientifici portano avanti l'idea che il cervello delle donne valuti l'insieme mentre quello maschile va sul particolare: una bambina può disegnarti un paesaggio con casetta, albero, cane, gatto, farfalle, nuvole e via dicendo, ma difficilmente è in grado di disegnare una bici in tutti i suoi componenti, mentre un bambino tutto il contrario. Allo stesso modo se lanci dei fogli in aria un bambino ne prenderà di più di una bambina, perché il suo cervello "mira" di più, mentre si fa più facilmente sfuggire l'insieme. In pratica ci compensiamo. Poi non so fino a che punto siano vere queste teorie scientifiche..

    Una volta non so chi disse "le donne sono complesse, gli uomini sono complicati".
    Al di là dell'aforisma facile, è un buon punto di partenza per una riflessione, fine a se stessa, ovvio, perché quel mistero rimane insoluto, ed è giusto così. Le cose dispiegate e semplificate come una mappa sono sterili e impoverite.

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    1. Ciao Iride,
      ti do ragione per certi versi e per altri non molto.
      mi spiego meglio: parlare chiaro non va al di là della complessità umana, i politici non lo fanno perché in linea di massima e salvo rare eccezioni, hanno come componentistica la malafede. il politico non parla chiaro perché parla il politichese. ossia chiacchiera per ore di fuffa. e intanto, ti pone il suo "concetto" ove meglio preferisce. è diverso.
      è vero anche e sono d accordo con te, che per millenni siamo state imprigionate e sottomesse e ancora oggi ci sono Paesi dove la donna è un accessorio. ma caliamoci nella nostra realtà. né tu né io abbiamo vissuto quel tempo. parliamo per la nostra generazione (forse per la mia perché ho idea di essere un poco più vecchia di te) è stata libera di esprimersi a 360° (ora... tralasciamo le indicazioni geografiche, restiamo sul concetto generale) al punto che adesso ci sono riviste che spendono fiori di pagine per spiegare il motivo che spinge noi donne ad essere troppo aggressive e l uomo a ritrarsi quasi spaventato.
      il più delle volte, diciamoci la verità, perché è quello che confidiamo alle amiche... non diciamo quello che pensiamo perché: "ma cazzo non c arriva da solo? ma perché non gli viene da chiedermelo... vorrei ci arrivasse con la sua testa senza dirgli proprio tutto".
      Non sto facendo un arringa difensiva nei confronti dell uomo. ma talvolta sono dell idea che abbiamo un gusto tutto nostro nel complicarci la vita.
      quando chiedi ad un uomo pensieroso o preoccupato "cos hai?" e lui ti risponde "niente"... noi pensiamo "ecco vedi? mi vuole escludere dalla sua vita... non mi tiene in considerazione..." e compagnia briscola. In realtà molto spesso è "niente a cui tu possa dare un rimedio... ho bisogno di rifletterci da solo"... e non c è cattiveria in questo.. è solo un diverso modo di codificare uno stato d animo.

      poi per carità... io l ho buttata in vacca con l esempio della tricottatrice selvaggia e del peter pan rincoglionito, ma era così per sorriderci sopra.
      sicuramente possiamo scriverne ancora per giorni e ancora senza venirne a capo, ma secondo me una volta che incontri una persona per cui valga la pena mettersi in discussione, sincerità e chiarezza sono le cose migliori.
      poi magari sbaglio...

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    2. Hey sui politici scherzavo anche io eh, so bene che se non parlano chiaro è con intenzione, quei maledetti!
      Sulla libertà delle nostre generazioni non è così semplice, perché non serve essere ancora considerate oggetti come in alcuni paesi per subire gli strascichi di quel pensiero, vi sono atteggiamenti più o meno velati che cercano di rimandarci sempre lì, partendo da come ci trattano i nostri padri, zii, nonni e i maschi della società con cui cresciamo. Abbiamo avuto, per dire, il diritto di voto a metà del secolo scorso, in Svizzera solo a partire dal 1970 e in un paese della stessa, nel 1990. Cioè ieri. In Europa le donne sono individui da pochissimo, sulla carta poi, perché nella società... vedi i cosiddetti femminicidi, andando all'estremo, sennò basta anche solo considerare il riconoscimento sul lavoro. Ma sto divagando, non voglio fare discorsi femministi che le femministe mi mettono l'orticaria :P
      Il punto è che la mente maschile e femminile è molto determinata dal suo dna sociale, ecco. Potevo dirlo così senza tutta quella pappardella, che scema.
      Poi se vuoi puoi metterci dentro le responsabilità biologiche del nostro sesso che attraverso anche l'istinto materno tende a non considerare niente un "niente", con tutti i casini e le serie tv mentali che ne derivano. Anche se non si è mai visto un niente che fosse niente. Noi ci facciamo le giostre ormonali è vero, ma loro sguazzano spesso nell'egocentrismo. A quel niente io ho imparato a reagire come loro, né più né meno, in virtù del pan per focaccia. Se vuoi qualcosa, per Dio, parla!

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  2. dove sarebbe sta videoteca?

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  3. Mah, non so. Diffido delle spiegazioni pseudoscientifiche degli uomini che son così e le donne che son colà, anche perchè il peso delle convenzioni sociali, dell'educazione e della cultura (in senso lato, latissimo, compresa la tv per dire) è nell'essere umano preponderante sulle differenze biologiche.
    Non apro questo capitolo, ma credo che spesso siamo le nostre peggiori nemiche (a me le femministe non fanno venire l'orticaria, anzi, mi dolgo di non essere a volte femminista abbastanza).
    OT: ma sono solo io che ho dei problemi con wordpress ultimamente, che dice che uno script ha digerito male?

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  4. Mah, forse proprio perchè son uomo, ho sempre preferito parlar chiaro: si è si, no è no. Se hai voglia di vedere qualcuno chiami (ovvio che magari se l'altro non chiama mai per primo qualche domanda te la fai). A me le situazioni ambigue, il dover capire se lei ci sta o se le sto sulle palle, non ha mai attizzato...

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