giovedì 11 settembre 2014

non capisco...

Le parole. 
Hanno un peso, una dimensione. Le parole hanno una vita loro. Si muovono nel tempo e nello spazio, attraversano gli anni, non si curano dei giorni. Alle volte sono così leggere che vengono spazzate via in meno di un secondo da un aria sottile. Altre volte restano ancorate nella testa, nella pelle a vita. "Mio padre mi ha detto..." ad esempio. 28 anni di separazione forzata non hanno spostato una virgola delle sue parole. Alcune le ho perse. Le ho perse nei suoni. Nella voce che mi sembra di non ricordare  più. Nei concetti noi tre ce le tramandiamo, ce le raccontiamo come i Pellerossa raccontavano le loro storie perché non si perdessero nel tempo. 
Le parole. 
Il blog forse no, ma mi accordo di quanto i social abbiano preso, svuotato, stuprato le parole. Spesso masticate come una gomma solo per rinfrescarsi la bocca e poi sputate in un cestino. O sotto le scarpe del vicino. Le parole di branchi che si muovono a ondate. Oggi per quest argomento, domani per un altro che quello di oggi è già passato, andato. Masticato e sputato. E la violenza. Gratuita, sbattuta così, nero su bianco, senza ponderare, senza pesare il peso di una parola, di un affermazione, di un accusa o una maledizione. 
Oggi i giornali riportano la notizia che Daniza, l'orsa che nel Trentino aveva difeso i cuccioli ferendo un tizio che andava per boschi è morta. Complicazioni dovute all'anestetico usato. 

Che possa essere una morte annunciata, il dubbio può pure venire. La campagna mediatica improntata intorno a questi fatti è stata pesante e pressante (a me in questi casi sorge sempre il dubbio che si usino certe notizie per distrarre la gente). Sono indignata, e triste. Perché era una femmina, una madre che difendeva i suoi cuccioli e da madre s è comportata. Quello che mi ha fatto pensare oggi è stata la reazione su facciadalibro.
La sensazione è stata di un branco cieco di rabbia che si muovesse compatto, azzannando chiunque avesse l idea di smorzare il tono. Gente che augurava la morte, malattie inguaribili al Trentino (tutta la regione, così, nel dubbio per non lasciar fuori nessuno) gente che proponeva il boicottaggio della Regione e offendeva i Trentini. 

Ora, non ditemi che sono di parte perché l'altra metà del mio cielo è di Trento. Ma questo accanimento mi ha schifata. Gente che si proclama amante degli animali, animalista che auspica la morte tramite tumore fulminante ad un suo simile, per me è un fascista travestito da animalista. Gandhi da pacifista proclamava la pace universale, non la pace a macchia di leopardo e il resto del mondo morisse da un colpo. E' pura violenza. Lo scriveva pure Cinciamogia un paio di post fa, è come se, la facilità di poter esternare il proprio pensiero senza necessariamente metterci la faccia, abbia liberato quella parte meschina dei caratteri per cui, augurare la morte diventa facile come ordinare un espresso al bar. Una persona è arrivata a scrivere che oggi è: un nuovo 11 settembre per il pianeta. Ora, per quanto indignata e dispiaciuta non mi è proprio possibile paragonare la morte di questa Orsacchiotta a 2974 morti. 
Ma come si fa? 
E' uno di quei giorni in cui mi sembra che l'unico filo conduttore sia il delirio collettivo. 

6 commenti:

  1. Infatti, sono branchi, di persone che si incitano a vicenda a sfogare l'aggressività che hanno dentro su qualche obiettivo, in nome di qualche fede.
    Che sia un'orsa, una fede calcistica, o qualsiasi personaggio pubblico, il bersaglio è praticamente ininfluente.
    Anche a me spiace per l'orsa, non credo all'uccisione mascherata da anestesia, magari è stato un errore di dosaggio, peccato.
    Adesso comunque adotto la regola dei tre colpi-fuori: se uno posta tre frasi o commenti che mi fanno capire che è aggressivo/sessista/razzista o altro, a mio insindacabile giudizio, viene fatto sparire dalla mia bacheca. Non sto dicendo che valga meno di me, non sto facendo la presuntuosa che decide che non frequenta "certa gente": semplicemente, difendo la mia sanità mentale. Nella vita reale non si può fare, purtroppo, e certa gente la devi frequentare lo stesso. Almeno sui social, sciò.

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  2. Devo fare una postilla: ci credi che la stessa amica che si era augurata più morti alla corsa dei tori di pamplona, quella che citavo nel post sulle parole, ne ha scritta un'altra, proprio a proposito dell'orsa?
    E' un bel rebus, per me: la conoscevo come una persona dolce, e pensavo che le prove a cui la vita l'ha sottoposta (grane di salute piuttosto gravi) l'avessero comunque resa ancora più sensibile alla sofferenza. Poi pubblica 'sta roba... Giuro che non capisco. Ciao!

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  3. Risposte
    1. no beh... ma cancellarmi tipo 4 tentativi di commento fa parte del contratto?
      Cincia, ti avevo scritto che la regola del 3 mi piace e mi sconfifera molto. ho deciso di adottarla.
      ad ogni modo penso che ci siano manipolazioni mediatiche sulle notizie, altrimenti qualcuno mi dovrebbe spiegare perché trovano un altro orso morto avvelenato questa volta, in abruzzo e nessuno ne parla.
      misteri della fede...

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  4. Ho l'impressione che si sia da tempo perso qualsiasi senso della misura e delle proporzioni. Gente che si lascia unicamente trascinare da emozioni, spesso instillate dai media o dal resto della folla, senza minimamente ragionare su cosa si sta parlando.

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    Risposte
    1. "senza minimamente ragionare"... ecco. mi sa che il fulcro sia proprio questo.

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