mercoledì 2 ottobre 2013

Chi ben comincia...

Momentaneamente archiviata la fase "c'hovogliadilagnarmi", dopo un fine settimana in cui mi sono imposta di riposare (a parte il sabato pomeriggio passato per sei ore in compagnia con i Clown di corsia VIP e gli amici dell'ADMO), il mal di testa mi lascia tregua e la vita ricomincia. 
Ieri la Puffa è stata portata dal meccanico per il tagliando e così mi sono riappropriata della vecchia bici. Da splendida quale solo, pensavo con leggerezza che stamattina avrei potuto alzarmi presto e venire direttamente in ufficio sulle due ruote. Tanto che ce vo? E invece... 
E invece mi sono bastati i 10 km e mezzo per arrivare a casa ieri sera a creare una serie di effetti collaterali: a parte il male alle ciappettes non più abituate al sellino, non avevo fatto i conti con quell'aurea di patema che ti viene dopo che risali su un mezzo a due ruote. Ora... non ho mai avuto paura della bici. Sebbene fosse praticamente uguale al modello rappresentato in figura. E sebbene, (e qui se D&R lo so che si sfregherà le dita) dicevo... sebbene io non arrivi a toccare per terra a meno che non scenda direttamente dalla sella, ho sempre sfrecciato come un proiettile impazzito incurante dei pericoli. (ah.. .come suona bene detta così). Ma poi, sarà l età che avanza, la saggezza che cresce, l esperienza che insegna... fatto sta che ieri ho rimpianto persino lo scooter: ruote grosse, luci funzionanti, specchietti retrovisori... mentre pedalavo lungo l argine uno dei pensieri più rincorrenti è stato: se cado non ho nemmeno il casco. E credetemi. Per chi ha dato due belle cappocciate all'asfalto, è un pensiero che fa la differenza. 
Stamattina, con il sole un po' più alto all'orizzonte è andata meglio. Si fa luce sulle paure e magari si riprende un po' di confidenza. Così gli altri due chilometri e rotti per arrivare alla fermata del tram sono stati percorsi a cuor più leggero, lo devo ammettere. E così, la mattina presto mentre la città ancora sbadigliava e io sfrecciavo ancora e di nuovo come un proiettile (a salve) sul marciapiede (quartiere carente di pista ciclabile) pensavo che l immagine faceva molto Flashdance... che tutto sommato non è male passare per l argine e sentire il fiume che mormora poco sotto, che è un modo diverso di
svegliarsi, che il vento che ti passa intorno è piacevole e pure la cellulite resta lì un po' perplessa a chiederti "ma come? così anche tu, oh  brutta, mi tradisci?" e ti senti quasi atletica quando poi, deposte le due ruote prendi al volo il tram, attraversando a passo spedito al strada. 
sì.. non è affatto male. 
Ma trovo estremamente rassicurante e allegro pensare che stasera vado a riprendermi la Puffa, con i suoi filtri nuovi, e il fanale finalmente funzionante... e sì.... sarà meno poetico ma... chissenefrega! 
(Anche perché non ho un boss che mi segua fino a casa, o mi tolga il saldatore di mano per baciarmi... quindi... almeno lasciatemi coccolare la mia pigrizia con della sana comodità). 




9 commenti:

  1. Bella la bici se ci sono le piste ciclabili, altrimenti la paura di venire travolti prende il sopravvento; gradi Celsius o pioggia permettendo. ;)

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  2. Io sto prendendo la patente alla veneranda età di 27 anni, e per i ciclisti ho sviluppato un odio profondo e inquietante. Quei maledetti, che sbandano di qua e di là, che si buttano in strada manco fossero nei campi dorati del Mulino. Secondo me li accomuna una vena suicida. Hai ritirato la macchina? Sei tornata tra i savi?

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  3. Cara, sfondi come una porta spalancata. La mia gamba è aromatizzata al titanio proprio grazie a due cretìne in bici... Da quel momento ho un odio sfrenato x i ciclisti incapaci. Per cui, rispondendo anche a Enrico, le piste ciclabili non servono x salvare quelli in bici, ma per mettere in salvo chi se li deve sciroppare !

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    1. Cavoli. Non ci sono abbastanza piste di salvataggio!! Dalle mie parti ci si mettono parecchio anche i pedoni, la maggior parte crede di essere incorporea...

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  4. Cara, sfondi come una porta spalancata. La mia gamba è aromatizzata al titanio proprio grazie a due cretìne in bici... Da quel momento ho un odio sfrenato x i ciclisti incapaci. Per cui, rispondendo anche a Enrico, le piste ciclabili non servono x salvare quelli in bici, ma per mettere in salvo chi se li deve sciroppare !

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  5. Ninete in contrario contro i ciclisti...rispettassero i segnali stradali. E non dico roba strampalata, almeno i semafori e i sensi vietati.
    Ho accarezzato per un brevissimo istante anche io di fare bici + treno + bici ma il demenziale traffico genovese che dovrei sopportare, anche se per appena 1km e mezzo circa, mi ha fatto cambiare idea.
    Poi lo sai che sono assolutamente per la Puffa...Congratulazioni per il suo tagliandino!

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    1. Cincia Cara... chi meglio di te potrebbe capirmi!!! :)
      no no... non andiamo a rischiare per nulla va... che di sana pigrizia non è mai morto nessuno...

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  6. Ah ah conosco la sensazione dei glutei doloranti....

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    1. io avevo rimosso... ciao Alessandro, benvenuto

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