Non ho ancora finito
di smaltire il numero considerevole di mail scaricate ieri.
Ma visto che il
personale qui latita, eccomi qui. Voglia di riaprire le finestre, far passare
un po’ di aria in queste stanze fin troppo chiuse e togliere qualche ragnatela
qui e lì. Quando ero più piccola e le vacanze “fuori casa” duravano minimo 15
giorni era bello tornare a casa. Dopo esserti abituata a scorrazzare in mezzo
agli alberi di un campeggio e a dormire sul materassino ad aria, il mio letto
era meglio della Terra promessa. Ritrovavo la mia camera (in comunione dei beni
con il Fratellone) e i miei giochi. Era un emozione.
Quest anno sono stata
oltre confine per una settimana risicata e tornata a casa mi sembrava di essere
appena partita. Tra l'altro per motivi un po’ lunghi a spiegarsi, il bagaglio
era decisamente più pesante che alla partenza. Ma vabbè, è andata così.
C’è da dire che, per
fortuna, ho tenuto il tasto “metapinamedesperata” in modalità ON per circa una
settimana, poi mi sono rotta le scatole e ho deciso che urgeva piano di
contrattacco all’umore di cacca, e ho rimesso in funzione i neuroni.
Così ho giusto
qualche progettino di azione da mettere in atto. Uno di questi, ad esempio, m è
venuto così, adesso, su due chiappe (sto seduta, alla scrivania mica in piedi)
mentre cercavo la mia consueta immagine di apertura post. Voglio cominciare una
collezione di cartoline. Sono stanca di ritrovarmi sempre e solo bollette nella
cassetta delle poste. Ho voglia di cartoline, di riceverle, di spedirle, di
andare personalmente a comprarle nei posti che Voglio andare a visitare... insomma, credo che il progetto principale ad oggi delineato sia il desiderio di
rimettermi in movimento. Ho passato troppi anni a dire “mi piacerebbe ma non
posso” perché mancavano totalmente i mezzi.
Ora i mezzi sono
ancora molto, molto limitati, ma l aver finito di pagare i debiti altrui mi
concede il lusso di pensare per me.
Ed era ora, mi si
aiuti a dire.
una cosa molto vintage, quella delle cartoline!
RispondiEliminaio le adoro e sai anche perchè. nella cartolina viene fuori l'uomo, la donna, con la sua presenza. E' una modalità discreta ma definitiva di comunicazione.
mi ricordo che circa 30 anni fa c'era una specie di catena di s.antonio con le cartoline, ma non ne ricordo il meccanismo. Proprio quest'estate ho rivisto alcune cartoline di una persona a me molto cara che non c'è più ed è come se fosse lì vicino a me, perchè scorrendo le dita sui solchi della sua scrittura è come se avessi toccato la sua pelle.
un caro saluto!
Allora se tu mandi una cartolina a me io mando una cartolina a te! :)
Eliminaio quest estate ho trovato una foto del mio Babbo al militare. Era il '66, lui aveva 20 anni e doveva aspettare ancora 10 anni per incontrarmi.
e sai che faceva? era steso in branda (con la consueta sigaretta in mano) e rideva! io che non ho più tante immagini nei ricordi, lo vedo finalmente ridere e non nei panni del Papà, ma in quelli di un ragazzino. E dietro c era una frase scritta da lui, in quella calligrafia che è un poco simile alla mia. credo che la sensazione sia stata molto simile alla tua!
un caro saluto a te, mio Caro.
Ben tornata e buon movimento :)
RispondiEliminaGrazie Enrico!
EliminaFinalmente ti ho ritrovata! Se vuoi ti mando io una cartolina...come inizio collezione una bella veduta di Firenze non sarebbe male, che dici? (O magari un bel "primo piano" del David ;-) ). Se ti va, mandami il tuo indirizzo.
RispondiEliminaMa ciaoooo!!!
Eliminaspetta che vengo a ritrovarti pure io!!! :D