martedì 24 settembre 2013

Sì sì... d accordo...tutto bello, bello tutto ma per me è no.

Oggi è una di quelle giornate tipo: "perfavorenonfatemiincazzare". 
Sono giorni che non riesco a dormire, o meglio mi sveglio tipo alle 5 del mattino, lucida come un giudice e non c è verso di ricadere in dettaglio, al punto che quando Chris inizia a canticchiare per dirmi che è tempo di alzarmi, spataccherei il telefono come, una volta ai bei vecchi tempi, si spataccava la sveglia. 
Che io quando dormo poco non brillo per simpatia. Se non mi si può parlare troppo prima del caffélatte, un motivo ci sarà, no?
Che poi l autunno è sì puccipucci cicci cicci come ho scritto nei post precedenti, ma è anche una gran rottura, per chi come me vivrebbe volentieri scalza 365 giorni all'anno. E così mi divido tra il male ai piedi e il mal di testa. 
E non è simpatico perché non essendo poi così alta, spesso non sai dove finisca l uno e cominci l altro. 
E poi c è Brontolo, a cui il buon umore post vacanza è sfiorito come la mia abbronzatura. Ieri se ne esce con una cosa tipo "ma lei è la segretaria... non è indispensabile che capisca ciò che le dico... deve semplicemente fare ciò che le dico..." che poi non è nemmeno un cattivo soggetto voglio dire, ma di tanto in tanto gli si darebbe volentieri un paio di testate. Mi sono rifatta quando, convinto di fornire una grande verità al mondo tipo aforisma di Seneca, se ne esce dicendo "voi donne avete un modo complesso articolato e tortuoso di ragionare... non vi si capisce"... e in quei momenti nella mia testa scatta quel trip disinibito tipo post canna: quando i filtri sul lessico si abbattono e così come la pensi esce "sarà perché noi donne per natura usiamo più neuroni anche in contemporanea... e chi è abituato ad usarne uno solo invece..." per fortuna l' universo fa pure squillare il telefono al momento propizio... 
Eh sono cose Signori miei... lasciatemi andare a farmi un caffè. Ci metto pure un poco di cacao prometto... tipo Mocaccino... che domenica quando sono arrivata in stazione a momenti salgo sul treno per Torino anziché Conegliano (ugualiiii) e Freud c avrebbe avuto molte cose da dire... Ma chi lo ascolta più??? mo c ho Bruno che me ne fo di Freud?
e boh. 

aggiornamento delle 16:00 sono riuscita pure a rimanere in panne in tangenziale... per fortuna nell unico tratto (prima della rampa) ove presente la corsia di emergenza... e sono riuscita pure a non incazzarmi... ohmmmmmmmmmmmmmm

6 commenti:

  1. Perfetto, direi che ci siamo.
    Bruno sta a Freud come Conegliano sta a Torino ;)

    mi piace l'immagine che hai scelto. Tipicamente e bucolicamente autunnale, direi. Mi fa ripensare a Leo Buscaglia che amava tremendamente l'autunno.
    parafrasando il buon pedagogista statunitense, rimpianto da molti di noi, che amava l'autunno perchè era meraviglioso sentire le foglie arancioni, marroni, beige, crocchiare sotto le suole delle scarpe, inebriato dal profumo di muschio e di funghi...
    ecco...

    "è bello pestare le foglie secche, camminando su un caleidoscopico tappeto di arancione, giallo, marrone e beige, inebriati dal profumo del bosco, del muschio e dei funghi.
    Molto meno bello, e mica te ne accorgi, se sotto una foglia v'è una grossa merda".

    Anche questo è Autunno
    24.09.2013

    RispondiElimina
    Risposte
    1. di ottimo umore anche tu, mi pare!
      Mocaccino anche per te?
      e comunque tu sei meglio di Freud!

      Elimina
  2. Anche io dormo malissimo, saranno queste mezze stagioni dell'acci. Insomma, non riesco nemmeno ad andare in letargo.
    Saluti a Brontolo (ma simpatico, neh)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. uh! alle volte è simpatico come una gastroscopia proprio...

      Elimina
  3. E siamo in tre a svegliarci presto, si sarà la stagione...no non ci credo.

    La prossima volta che Brontolo ti dice di fare qualche cavolata falla esattamente come dice e poi gli ricordi il plusvalore che potrebbe avere nel lavorare con chi usa il cervello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lo sa lo sa...
      è che deve mantenere alta sta nomea di pastrafugna maroni che alle volte lo contraddistingue...

      Elimina

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...