giovedì 30 giugno 2011

Vertigine

è bello svegliasi piano, quando sogno e dormiveglia si mescolano ancora insieme e i tuoni del temporale in lontananza diventano i gemiti di gioia di una moto che si accende. 
e poi c è quell'odore di pioggia sull'asfalto caldo, che passa attraverso le fessure della tapparella, che ti dice che è estate e puoi continuare a dormire scoperta, mentre la pioggia bagna le petugne un po' così, ancora svogliate in un alba che non ha tanta voglia di svegliarsi e fa ancora buio.
picchietta piano, quasi timorosa di disturbare. tra i sassi, sulla righiera del palazzo davanti, sulla bandiera della pace che quest anno è rimasta fuori tutto l inverno, piove sull'ibisco giallo e sulle piantine di belladinotte ancora piccole per fiorire. e piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere.
e cammino lenta per la casa buia, i passi ancora incerti di una vertigine quasi costante, eppure sognavo di correre fino a pochi istanti fa, e guardavo le mie gambe stupite di facela mentre la distanza tra due punti distinti diventava più breve, fino all'appiglio che cercavo e che diventa un abbraccio che mi sorregge. 
sono belli quegli attimi che ti parlano di ciò che sarà ma ancora non è, come l'attesa di un sorriso che vedrai appena il treno si ferma e lascerà scendere i viaggiatori, e tu lo pregusti quel sorriso che sai arriverà e il treno, in realtà ancora non si è fermato e i finestrini sono troppo bui per vederci dentro. 
o quando hai un nuovo peluche seduto accanto a te in auto, e sai esattamente quanto brilleranno quegli occhi a vederlo e puoi sentire sulla tua stessa pelle la sensazione di quelle braccine sottili che lo stringeranno al cuore, eppure sei ancora sulla rampa della tangenziale. però quel momento, quella proiezione del tuo sogno, del tuo desiderio esiste ed è di una tenerezza disarmante. 
come quell istante prima di un bacio, unico e preciso, dove si toccano solo gli occhi e lo sai che sta per succedere ma non è ancora successo, e quelle labbra sono distanti, sembrano distanti e invece, sono fatte su misura per le tue. 
quel istante sospeso in cui senti che la tua gatta ti fusa accanto, sta per svegliarti, ma sei ancora abbracciata al cuscino e il sogno sfuma si allontanta svanisce quasi davanti ai tuoi occhi che si aprono, ma, accarezzando il musino peloso, pensi che sì ti sei svegliata ma, il bello, è ancora tutto da venire. 


On Air: Magnolia - Negrita

14 commenti:

  1. Certo che deve venire, che ti credi??

    Thunder

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  2. oh dott. Thunder... oggi blogspot funziona come fuonzionava splinder nei giorni giusti...
    comunque,
    qui il meglio lo si attende, o meglio, lo si cerca fiduciosamente.
    nel frattempo... sto soppesando l idea di scriverle qualcosa.

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  3. qualcosa già lo hai, da scrivermi

    Thunder

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  4. cambiali?
    ne ho fin che vuole!

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  5. che ritratto di momenti di vita, di sensazioni, di emozioni pacate!!!

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  6. ALTRO CHE ANONIMO, SONO FOLLETTA E SONO VENUTA A PRENDERMI IL CAFFELATTE pciù smak smak
    Sys, era qualche giorno che non riuscivo a passare, ci sono delle persone in ferie e il lavoro ci impegna. Che bello questo post, è tutta un'emozione che nasce da dentro l'anima, mi sembra quasi di sentirla sta pioggia, quasi fosse lì a bagnarti leggera, l'odore dell'asfalto, le braccine intorno al collo, gli occhi negli occhi, che belle emozioni. Coraggio, vedrai che presto non avrai più bisogno di appigli, ne sono sicurissima, anche perchè lo scrivi proprio tu ....... il bello deve ancora venire
    Baci baci e un abbraccione folle

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  7. @Sabby ciao!
    ho la presunzione di pensare che se passi di qui stai un po' meglio... (ho visto dei bigné salati lì da te... mamma miaaaaaa)

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  8. @ Ciao Folletta! il caffèlatte qui non manca mai!
    sono contenta di essere riuscita a fartela sentire quella pioggia. come io riesco alle volte ad immaginarmi le braccine intorno al peluche...
    un abbraccio grande a te, e grazie!

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  9. Grazie??? Ma di che, grazie a te che riesci a darci queste emozioni. I bignè salati di Sabby, che la possino, me sto a slurpà la tastiera, e queste non so emozioni, a casa mia (Roma) se chiama acquolina (no bavetta) ma penso pure a casa di tutti gli altri.
    Aribacio e ariabbraccio, Folletta

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  10. Condivido il giudizio delle mie amiche, @Sys ... questo è un post che parla all' anima e l' anima lo sente, tenero e bello come l' ultimo filo di luce che taglia il tramonto ... ed è già sera !
    E che importa, se quella malinconia ci prende alla gola, se il sogno rimane e vive oltre di noi ?
    Per anni ed anni, ho preso quel treno ... era bellissimo scendere a casa poi !
    Un abbraccio ....

    Ps. Eh, noi due ... non dovevamo recuperare il tempo perduto ???

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  11. @ Ser Bruno, lei che è un saggio, mi dica: possiamo dire di scendere a casa quando scendiamo dopo la partenza o dopo il ritorno? mah... io so solo che il tempo mi scivola dalle dita come fosse sabbia, e vorrei invece trovarmi su una spiaggia di sassi, ben più facili da trattenere. almeno quando stringi si fermano e non come la sabbia che più stringi e più scivola via facile.

    ps. certo che sì... ma sono timida... mi ci vuole il mio tempo ;)

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  12. " ... possiamo dire di scendere a casa quando scendiamo dopo la partenza o dopo il ritorno?" ... se questa è la tua domanda, carissima @Sonia, e la rivolgi a me ( ma prima o poi, gradirei che mi dessi del "TU" e mi chiamassi @Bruno, poichè nè per te ormai dopo i nostri "numerosi" ancorchè ritardati abbracci sinceri, nè per i tuoi Amici sono più uno sconosciuto ), LA MIA RISPOSTA E' : "SI, POSSIAMO SCENDERE A CASA ANCHE QUANDO E' GIA' PRONTA LA PARTENZA SUBITO DOPO IL RITORNO, POICHE' "QUELLA CASA" A CUI CI RIPORTERA' SEMPRE LA NOSTALGIA E' INDISCUTIBILMENTE LA NOSTRA ANIMA" !
    Lo sò che la vita con le sue stagioni ritmate da un tempo che non conosce nessuno, scivola via dalle nostre dita come sabbia di mare, così come sò che la solitudine ci avvinghia all' improvviso anche quando ci troviamo in una moltitudine di stelle ( e figuriamoci, quando siamo materialmente soli ! ), ma sò anche che quel dolore è di tanti, è di tutti a ben riflettere, anche di chi non se ne accorga e va avanti calpestando gli altri, eppure Amica carissima e malinconica, in nessuno quel dolore è mai riuscito a guarire il nostro appassionato, disperato, accorato, amore per la vita !
    Hai scritto un Post meraviglioso, @Sys, parole difficili da dimenticare, ma anche segno incancellabile del tuo mondo interiore che è immenso, struggente e sincero : aprilo serenamente a tutti, e vedrai che non mi sbaglio affatto !

    Ps. Darti il tempo Amica mia ? Tutto quello che vuoi ! Frattanto ho già risposto "ad acimma" !

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  13. Sai Bruno, mi piacciono gli inglesi con quel loro distinguere le due “case” tra home e house.
    Mi piace pensare di trovarmi a casa (home), anche se lontana da casa (house).
    Ieri mentre scrivevo mi sentivo proprio a casa, pur non essendo tra quei quattro muri che scandiscono la mia quotidianità.
    Non so se ho scritto un post meraviglioso Bruno, ho scritto quello che sentivo, nel momento esatto in cui lo sentivo e senza poi rileggere più di tanto, però se resta qualcosa di quello che sentivo anche in chi legge, allora sì, forse non me la sono cavata così tanto male :P

    Ho visto i commenti su Acimma, portami un attimo di pazienza, ora sono di straforo in ufficio, ma spero entro sera di riuscire a passare pure di là. Ho tutti i miei nani presenti all appello stamattina!
    Buon inizio settimana.

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  14. ps. il "lei" era dovuto più a timore reverenziale, che a mantenere le distanze. magari non c era bisogno di specificarlo... ma...

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