giovedì 9 giugno 2011

Paturnie

URGE una terapia d'urto.
Che quando sto così, mi do fastidio da sola. 
Che non posso nemmeno mettermi lì, a fare due conti e dare colpa all'ormone ballerino.
E poi sì, è vero che piove da giorni, ma non puoi usarla come giustificazione perché incazzarsi con la pioggia che cade è cretino, oltre che inutile. 
Eppure ti prende così, la malinconia, a tradimento. Quella viscida che si avvicina lenta quando sei un poco più stanca e attanaglia la gola. 
Così se prima ridevi, ora piangi. Poi ti passa e poi ricominci.

Se prima camminavi con la fronte al cielo cantichiando "che fantastica storia è la vita", dopo cinque minuti ti ritrovi a nascondere il viso tra i capelli e dirti "tanto a che serve, so già che andrà così" e invece andrà così una beneamata mazza, perché le strade su cui ti muovi non sono le stesse, come non lo sono le persone che incontri ogni giorno. 
E allora non puoi sapere come andrà se non vai a vedere com'è. E allora devi prendere coraggio e deciderti a fare il primo passo.
E non farti frenare dalla paura.

E allora, per prima cosa si cambia la colonna sonora, subito: 
- oggi sono out le canzoni struggenti di amori distanti/impossibili/finiti/bislacchi/apparenti/idealizzati/sognati/persi/smarriti/uccisi/anomali/precari/illusori/utopici/delusi. 
- sono in tutte quelle canzoni energiche che parlano di amori folli/incoerenti/radiosi/raggianti/incontrollabili/cocciuti/meravigliosi/illuminati/ottimisti/sani/puliti/legittimi/divini/passionali/caldi/umidi e sciroccati quanto basta.

Oggi ci si guarda allo specchio e ci si ripete a mo di mantra che: nostante le cicatrici, il camminare che non è ancora quello di una pantera, i capelli abbiano avuto la meglio sul tuo principio di autorità, TU non hai nulla da invidiare a Nessuna, non hai nulla di meno di Nessuna. 
Sei Diversa. 
Questo sì.
Parecchio.
Ma quindi Unica.

Oggi ci si guarda dentro, si scava a fondo e senza paura anche se a volte ciò a cui ci appigliamo per sporgerci dentro noi stessi sembra leggero come tela di ragno. 
E non è detto che per guardare a fondo tu debba guardare verso il basso, sai? Potresti stupirti con il naso allì'insù, e non chiuso piegato su te stesso come si potrebbe pensare di primo acchito!
L'importante, la cosa fondamentale, è guardarsi con occhi onesti. Prendendo coscienza di quello che vedi anche se non è detto che sia esattamente quello che ti aspetti. Siamo bravi, sai? Siamo bravi a mettere ogni cosa nel proprio cassetto, con ordine matematico e restare convinti delle nostre posizioni senza accorgersi che qualcosa è già cambiato. 
Che già abbiamo cambiato passo o addirittura direzione. 
Ma tu guarda questo ponte, sbilengo, sgangerato, di legno cotto dal sole e tormentato da giorni di pioggia. Guardalo come sembra lì, sul punto di cedere, di dire basta, di spezzarsi e lasciarsi stendere dall'aria contro la roccia e stare lì, senza più dondolare al vento. Sembra, perché in realtà lui sta lì e continua a farsi cullare dal vento, arrostire dal sole, pestare da di chi non ha paura di camminare sul suo legno vissuto e si fida ancora di lui. Fa venire voglia di provare ad attraversarlo.

Oggi il sole lo si cerca in posti alternativi al cielo che non collabora e prepara il temporale quotidiano. 
E oggi ci si convince di riuscire, senza ombra di dubbio, a trovarlo.


8 commenti:

  1. Si trova, si trova...
    Magari cercando a occhi chiusi, fidandosi solo dell'istinto...
    Ciao e grazie della visita al mio blog.

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  2. Hai ragione Aquila. Oggi ho fatto un salto seguendo solo l istinto e ho la sensazione di aver fatto la cosa giusta.
    Grazie a te di essere passato di qui.

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  3. Dammi retta. Attraversalo, quel ponte.
    Proverai l'emozione di farti cullare anche tu dal suo vento, sentirai lo stesso sole, e camminando sul suo legno vissuto e ti fiderai di lui.
    Ed un pò più di te.

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  4. Ah, uhm...come la mettiamo con la colonna sonora in oggetto?

    (e certo che sei unica, che ti credevi?)

    Thunder

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  5. D&R, ti ho dato retta altre volte, quando mi parlavi della fisio ad esempio, e c hai sempre "azzeccato". Quindi voglio ascoltare il tuo consiglio anche in questo caso: io ci sono già su quel ponte. nonostante le vertigini. è una bella sfida, ma le paure bisogna pure affrontarle no?

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  6. Thunder, non trovi che sia una canzone dal titolo assolutamente coinvolgente??? mi pareva adatta a ciò che provavo in quel momento.

    (ps. sì lo so che sono unica, è che il mondo non sarebbe pronto a reggere due come me...)

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  7. No, l'ALTRA. Quella chiesta a suo tempo. Devo rivedere alcune idee che stavo coltivando :P.
    (ma per favore!!)

    Thunder

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  8. AAAAAhhhh quell altra cosa lì...
    l arrivo della puffa e l organizzazione delle nuove tempistiche ha frenato la partenza ma l idea è ancora viggente.
    la prego di volermi inviare, qualora lo ritenga necessario, le sue revisioni via mail.
    sbiciuck!

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