Ci sono momenti fragili.
Sono quegli istanti così delicati e prezioni che si mantengono in equilibrio su altrettanti precari frammenti di vita.
Come l'arcobaleno creato dalle gocce d'acqua che escono dalla canna per i fiori.
Le briciole di pane caricate sulla schiena di una squadra di formiche.
Il fiore di ibisco che è appena sbocciato.
Tenersi attaccato ad un mondo, un pensiero, o una parete, o un sogno, o un desiderio con due dita.
La linea del telefono che cade.
La batteria dello stesso telefono che muore.
L'orologio del microonde che è avanti di due minuti e quello della sveglia che è indietro di tre, ma il tempo comunque non passa mai.
L'impossibilità di spiegarsi.
La voglia di sentirsi.
Una canzone di Gino Paoli ascoltata con la fronte contro il vetro di una corriera.
Una mano appoggiata sul cuore mentre si racconta una storia.
L'auto nuova che aspetti e non arriva.
Una paura profonda che hai e che vuoi vincere, anche se significa rimettersi in sella e schiacciare quel pulsante rosso.
Un giro della piazza con lo scooter, solo immaginato. Ancora. Nonostante tutto.
Un uomo che fischietta mentre lavora.
Una bambina che ride e abbraccia un gatto.
Le fusa della mia gatta.
Un "sono fiero di te" detto all'improvviso.
Una mail dell'amico oltre oceano che ti illumina gli occhi e ti fa sentire ancora un po' Trilly.
Riuscire a scendere le scale.
Scoprire che basta un "appoggiati pure a me" detto al momento giusto per superare il limite che pensavi di aver raggiunto poco prima.
La canzone One degli U2 che diventa inaspettatamente tua.
Una data importante che si avvicina.
Le parole dette che non sono scelte a caso.
Un ritaglio preso da un giornale che dice "la donna perfetta non esiste, io sì" appeso al frigo.
Le rose di un giardino che non diresti che c è.
Una presenza confortante.
Una risata che rivela un universo e scalda l anima.
La consapevolezza di aver voglia di stare bene.
La speranza di riuscirci.
On Air: Sting Fragilidad
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Decisamente il miglior primo post di un blog che abbia mai letto. Mi ci ritrovo in così tante parole che avrei potuto scriverlo io.
RispondiEliminaMa mai sarei riuscito a descriverlo così bene, così sentito, così.
Era ora che tornassi, perché abbiamo parecchio da fare. E non hai ancora idea di quante scale ti fornirò, anche se sono sicuro che non saranno abbastanza, per te.
RispondiEliminaThunder
@ Thunder, dopo quello che mi hai detto stamattina a proposito di Chianti e canzoni, dammi pure tutte le scale che vuoi purché non siano quelle musicali! te prego!!!
RispondiElimina@ D&R, starai mica un ninin esagerando vero? ad ogni modo Grazie.
Ma no, ma no...nulla che tu non possa ampiamente fare, discola. Scommetto che Vecchioni ti viene bene.
RispondiEliminaThunder
Chiamami ancora amoreeeee...
RispondiEliminachiamami sempre amoreeeeee...
mah... secondo me sembro un oca muta che starnazza....
Ce lo sapremo ridire, ce lo sapremo ridire
RispondiEliminaThunder
Comincio a leggerti, ma l'inizio è proprio di qualità.
RispondiEliminaPerennementeSloggata! grazie di essere passata e di aver lasciato un segno.
RispondiEliminaCosì hai fatto rileggere anche a me questo primo post...
Grazie.
Concordo con perennementesloggata!!! Mi piace un sacco come scrivi!!
RispondiEliminaecco.
RispondiEliminaadesso sono arrossita davvero.
grazie...