martedì 31 maggio 2011

Due su Due

Il mio capo Brontolo detto Il Burbero si avvicina alla scrivania, e con fare sospetto mi sposta i fogli, il mouse, butta un occhio al video e poi arraffa la cucitrice. Io alzo gli occhi, sto parlando al telefono con Eolo e gli chiedo: "serve qualcosa, ha bisogno?" Lui non risponde, gira sui tacchi restituendo il mal tolto e dandomi già le spalle dice: "lei non accetta intrusioni nel suo spazio, è come una gatta che soffia e protegge il territorio".


E siamo a due. 
Due persone in due giorni che mi danno della gatta soffiatrice. Ma se dalla prima persona potevo pure capirlo, (più che una gatta sembravo la tigre del Bengala), il Burbero mi ha lasciato un po' perplessa.
Rivedendo la scena: non ho usato un tono aggressivo, non l'ho nemmeno guardato male, guardavo piuttosto le sue mani che rumegavano il mio disordine ossessivo compulsivo organizzato, e mi scombinava le idee. Tra l'altro quest'uomo, più lunatico di me in piena crisi prepost ciclica, mi ha sempre indotto un po' di timore,  e quindi tendo sempre a smorzare la mia esuberanza. Quando entra lui in ufficio capisco dal suo modo di dire "buongiorno" che giornata ha. E se il saluto lo mastica, più che una gatta soffiatrice sembro uno di quei micini spaventati che si arrischiano a muoversi ma tenendo la pancia saldamente a terra e la coda bassa (non si sa mai). 
Ieri invece mi sentivo un po' come una tigre in gabbia davvero. E, devo ammetterlo, quando mi sento in pericolo, o peggio sento paura per qualcuno o qualcosa a cui tengo tiro fuori gli artigli e divento graffiante.  Non sopporto di vedere qualcuno che mi porto nel cuore soffire. Non mi riesce di accettarlo. 
Non sopporto di rischiare di perdere qualcosa a cui tengo e non poter fare nulla. 
La stasi, il dover aspettare, il "non dipende più da me", il fuori dal mio controllo mi destabilizza.
La miglior difesa è l'attacco?
No. Non lo è. Me ne rendo conto. Ci si mette pure una buona dose di presunzione, il più delle volte, a farmi esprimere pareri su situazioni che non conosco appieno, che posso solo intuire per discorsi iniziati, lasciati a metà, oppure pure raccontati nel dettaglio, ma che se non hai vissuto non capirai mai appieno. Però quando tengo, tengo davvero a qualcosa, e la paura di perderlo mi tappa la gola, reagisco. E uso le parole come unghiate, il tono come morsi.
E allora la differenza la fa chi sta dall'altra parte. Chi si vede volare intorno queste lame e si mette nella posizione di decidere, a sua volta, se rispedirle al mittente con altrettanta aggressività (e allora sono cazzi al limone per tutti perché è peggio che innescare una reazione a catena) o fare come un addomesticatore di leoni: avvicinarsi piano, lasciarsi annusare entrambe le mani per farmi capire che non nasconde in nessuna  delle due, una mazza pronta a colpire appena mi giro.
Ieri è andata bene.
Non so come, ma pare che la persona in questione abbia un buon rapporto con i felini, le sono bastate poche parole e la tigre che è in me si è ritrovata fuori dalla gabbia, con il fiatone e gli occhi umidi, ma senza la catena che stringeva il collo. E ho smesso di soffiare. 
Certo, mi sono ritrovata a fare tutta la strada, dalla stazione dei treni al centro di fisioterapia, ripetendomi come un mantra "sei cretina, sei cretina, sei cretina", ma pure questo serve, perché una non può nascondersi dietro ad un "sono fatta così". 
Troppo facile.
Se si capisce che quello è un difetto, che fa male prima di tutto a se stessi e di conseguenza a chi si vuole bene, si ha il dovere di provare se non altro a limitare i danni, e migliorarsi. 
Ad ogni modo, tutto sommato, avere questa fama di felina zampa lesta non è che mi spiaccia poi più di tanto. Specie quando ho a che fare con i Sette Nani al completo e allora sono io che devo armarmi di frusta e sgabello. 
Certo che oggi, con il sonno che mi ritrovo, mi sento più così. 

Ma sono molto contenta lo stesso. Ne valeva la pena.

5 commenti:

  1. Uh! Mi sa che, veramente, vuole solo fare amicizia, a modo suo

    Thunder

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  2. Come dire che tu di burberi te ne intendi, eh Thunder? ;)

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  3. Ci ho a che fare spesso, se è questo che vuoi dire. Se invece alludi, non direi. Chiunque mi si compra con un cappuccino e due fette di ciambellone, come è noto :P

    Thunder

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  4. Ma pure la viennetta e i cannelloni danno ottimi risultati a quanto ricordo...

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  5. ...solo se non sono pochi :P
    (comunque: abbiamo almeno un paio di posti dove DOBBIAMO portarti. Segnatelo e ricordamelo.)

    Thunder

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