giovedì 6 aprile 2017

I buoni propositi...


Facciamo che il mio 2017 sia iniziato con quattro mesi di ritardo? Sì dai facciamo.
Che stamattina ho focalizzato siamo già ad aprile, e sono riuscita a dimenticarlo nonostante l'invio puntuale a messer commercialista del foglio presenze di marzo.
A farmi porre l'attenzione sulla primavera è stato l'arrivo puntale e sistematico della prima bolletta del gas. Quella più leggera, quella che ti dà solo il colpo dietro le ginocchia per farti andare giù. La mazzata, quella vera che ti stenderà togliendoti il fiato e mandandoti in apnea per un tempo che Pelizzari me spiccia casa, sarà giusto verso la fine di maggio.
Diciamo che l'inverno visto trotterellando tra pronto soccorso, farmacie, parafarmacie, ambulatori medici e sale d'attesa di specialisti, non è così freddo ma soprattutto il tempo è volato. Dovessi riassumere questi mesi, in una sensazione: avete presente quando vi scappa da morire la pipì, e bussate alla porta chiusa vi rispondono "un attimo" e quell'attimo è lungo e lento come i rigori ad una finale di coppa del mondo. Ecco, quella roba lì.
Ma il sole finalmente è tornato, le orchidee in cucina sono sbocciate, Brontolo ha voglia di licenziarmi e i passerotti fanno cip ciop. Senza dubbio è primavera. Quindi vorrei far coincidere il mio capodanno personale con il mese della rinascita della natura, il mese dove il tripudio di colori, di pollini svolazzanti, di magliettine leggere e calore sulla pelle, non può non farti fare i conti con:
  • il rotolino di panzetta che prima nascondevi serenamente sotto la yoga felpa di pile, tre taglie più grande della tua.
  • le calze che stringono e strizzano dalla caviglia, sottigliano le cosce, alzano le chiappe e contengono la panza, poco possono in caso di domenica in piscina, perché sotto al costume non ce le puoi mettere
  • per lo stesso motivo di cui sopra, persistere nella depilazione delle gambe è fondamentale e doveroso con maggiore accuratezza e precisione.
Insomma. Sembra che sia imminente il tempo dei "devo". Devo mettermi a dieta, devo riprendere la ginnastica, devo rinunciare ai carboidrati, devo chiudere in un cassetto quei gianduiotti artigianali che mi ha regalato Pat. In realtà in questo novello capodanno, decido di ridurre i buoni propositi in un solo progetto: sostituire il devo al Voglio e sintetizzare il tutto con un "Voglio fare ciò che mi fa sentire bene".
Guardo il calendario e, come chi mi conosce bene sa, significa che c è una partenza imminente. E questa volta niente Piemonte, mi fermo un po' prima. E sarà il primo viaggetto in solitaria, quasi una sorta di prova generale per quel che verrà più avanti. Sono un po' emozionata ma per nulla preoccupata. Alla fine, il bello delle paure, è che puoi superarle.

2 commenti:

  1. "Voglio fare ciò che mi fa sentire bene" mi sembra un ottimo progetto.

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    Risposte
    1. Sono Anni che il mio amico Ing. me lo ripete in continuazione. è tempo di dargli retta.
      Ciao D&R ti abbraccio.

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