Arrivato, vissuto e andato. Una non fa nemmeno in tempo a preparare la borsa che già si ritrova davanti alla lavatrice.
Del resto erano solo due giorni, effettivi. Ma meglio di niente. Partire è stato meno immediato del previsto, ma già in autostrada ho respirato aria di vacanza. Non era un vero e proprio viaggio, piuttosto una gita fuori porta. Ma fatta in solitudine, in un posto dove non c'era la tv, non c'erano negozi, dove non c'era un'anima viva, a parte la proprietaria del b&b e i suoi dolcissimi animali. Ma c'era bisogno di questo stacco per una serie di motivi irrisolti, evidentemente, dato che al ritorno lo stato d'ansia è stato richiamato subito a rapporto, con le condizioni di salute di Melli improvvisamente aggravate. Ma anche per semplici questioni logistiche in vista del viaggio vero, quello di agosto. Ad esempio ho imparato che portarsi via la Canon senza la memory card non è una mossa particolarmente intelligente. Che la borsa in canvas verde militare capiente e perfetta per i viaggi, non è così perfetta perché basta metterci la suddetta macchina fotografica, e il portafogli e già pesa l ira di Zeus. E non va bene.

Ho scoperto la bellezza di improvvisare una tappa intermedia, di camminare da sola in mezzo alla gente senza sentirmi mai fuori posto. A gustarmi il silenzio della campagna e le foglie di un pioppo bianco che suonavano a sembrare pioggia.
Mi sono divertita a parlare con chi mi vedeva per la prima volta, ma bastava salutare con un sorriso e ti snocciolava la storia della sua vita nei primi 42 secondi di conversazione. Mi è piaciuto improvvisarmi autrice e tirare fuori le prima 30 pagine del mio scritto e cercare di far quadrare i cerchi che, ad oggi restano aperti. Ma il silenzio e l assenza di distrazioni di un terrazzo, alle volte, aiutano a pensare meglio.
Ho imparato che per un paio di ore si può anche fare nulla. Che non succede nulla, non c è da sentirsi in colpa. Semplicemente stando lì, a godersi il paesaggio, il sole che cala e il vento che attraversa la valle spettinando le vigne. Che non c è bisogno di essere sempre delle formiche all'opera. Ogni tanto si deve lasciare che sia. Indipendentemente da noi.
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