martedì 11 aprile 2017


Ansa - Ultima ora: Venerdì l'ufficio resterà chiuso tutto il giorno.
E subito anche il giorno 14.04 è stato colorato di giallo fosforescente, tipico colore con cui spennello le giornate in cui posso riprendere fiato.
Il b&b è già prenotato da mesi, ma il rischio di perdere la giornata è stato alto, almeno fino a stamattina. Ma, eliminato anche l ultimo tassello che profumava di problema, direi che sia tempo di mettere in carica la batteria della Berta, scaricare la memory card e preparare uno zaino. Lo so. Non si può nemmeno definire viaggio, è una gitarella. Diciamocelo. Sono abituata a partire da sola e guidare per ore, e tra l altro è una cosa che mi piace molto. Ma è la prima volta che a destinazione non c è nessuno che mi aspetti, e tra l altro in giorni di festa, il che significa che quelli che sono i miei "soliti contatti" quelli che possono sostenere il mio desiderio di comunicazione, saranno ovviamente impegnati con la loro vita.
Ergo, sola.
O meglio in compagnia di me stessa, la macchina fotografica e, per un attimo avevo pensato al pc. Poi ho dirottato sul mio quaderno di viaggio e quello degli appunti. Metti mi venga qualche idea per quel progetto che...
Ne ho bisogno. Voglio staccare la testa dalla solita routine, da quel meccanismo in cui si attende il venerdì con ansia, e poi non fai in tempo a capire che è arrivato ed è già lunedì mattina. Non si può vivere in funzione di un fine settimana, il più delle volte è così carico di aspettative che suo malgrado finisce per non essere all'altezza delle speranze. Aspettare il venerdì sera, aspettare l'occasione, aspettare che il telefono squilli, aspettare... sono stanca di aspettare sempre comunque qualcosa o qualcuno. Sono contenta di partire, di avere tempo per guidare ascoltando la mia musica, di prendere le distanze e mettere ordine anche tra i pensieri e respirare un'aria completamente diversa. Non ho nemmeno fatto grandi progetti di vedere questo o quello. Perché voglio vivermi la giornata senza una sorta di tabella di marcia. E vedremo come va...


Nessun commento:

Posta un commento

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...