mercoledì 2 settembre 2015

La pazienza

E' la virtù dei forti.
O dei morti dice una vecchia battuta.
Sicuramente non è una di quelle che mi appartiene. Io rispecchio appieno il mio segno zodiacale, il più delle volte quando tengo molto a qualcosa abbasso la testa e parto al galoppo. A contrario, resto lì, a farmi gli affari miei con la tipica espressione di una mucca che guarda passare il treno.
Però forse sto invecchiando, e inizio a rendermi conto che non posso sempre scornare le situazioni. Ci sono cose e soprattutto persone che hanno bisogno di tempo, e spesso i tempi altrui non coincidono con i miei e allora c è bisogno di pazienza.
Fermarsi. Godersi "il momento". Non come me che siamo a mercoledì e già sto pensando che sabato mi sveglierò presto e devo fare questo e quello e il cambio dell'armadio e lo spostare la scrivania, e ho già voglia di archiviare le infradito, cercare gli stivali...
Vivere il momento.
Godersi ciò che arriva.
Assaporarsi le piccole cose senza pensare al futuro.
Oh certo. Sulla carta questa teoria la sottoscrivo. Peccato che nella vita reale devi pianificare anche i pagamenti delle bollette o non ne esci vivo, figuriamoci se quando incontri qualcuno che potrebbe essere "la tua persona", non comici a pensare alle feste comandate, ai w.e., ai sabati passati a guardare lui che guarda le partite.
Devo comprare museruola e paraocchi allo Spielberg che c è in me.
Eppure.
Eppure, qualcuno che ne sapeva un giorno disse: non puoi pretendere di avere risultati diversi se fai sempre le stesse cose.
Allora mi sto cercando di educare alla pazienza.
Al temporeggiare.
Al lasciar andare la barca finché la barca va.
Al vivere il momento, cercando di non diventare dipendente dal malox.
Mi perdonerà chi, volendomi un gran bene e conoscendomi molto, si rassegnerà ad ascoltare per l'ennesima volta i miei sfoghi paranoici...

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