giovedì 3 settembre 2015

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!

Mi sento come se fossi tornata all'età di 15 anni. Anzi forse nemmeno. Non mi ricordo com'ero a 15 anni. Ma ricordo che a 21 ero molto più decisa e sicura di me. Non mi stavo così ad arrovellare sul "farò bene, farò male, posso dirlo o forse no". Mi sentivo gnocca, prendevo e andavo e bon! 
E invece adesso sono lì che penso: ma avrò detto troppo? troppo poco? ma se scrivo sarò troppo presente? se non scrivo farò la figura della menefreghista? Ma se gli dico così e lui mi risponde colà allora che significa? 
AAAARRRGGGHHHH! Quand è che ho scritto della pazienza? della riflessione pacifica? ieri? solo ieri? no guardi signora mia, ci deve essere un errore. Deve essere passato almeno un mese di interminabili attese. 
Ma alla fine sì dai, bello tutto. Ma come si fa? Ha senso? Mettersi le briglie, studiare strategie? Centellinarsi? sì certo nemmeno stolkerare è positivo. Ma perché se vuoi qualcuno non si può dirglielo apertamente?
Basta amori sognati, bramati, desiderati... guardati da distante, o con il naso contro la vetrina come quando si guardano le sacher dalla vetrina della pasticceria. 
Basta questa passione per "l'amor cortese"da letteratura: quello del Petrarca che guarda da lontano la sua Beatrice, annusa l'aria come un cane da tartufo, la respira come una fettina di mortadella, e si bea di sguardi furtivi. Basta co' sta storia delle anime gemelle, dei predestinati e del per sempre insieme eternamente divisi. A sto punto, se ci tenete tanto, piazzatevi anche un cilicio in bocca e non se ne parli più.
Io sto bene quando ti tocco. Quando posso guardarti in faccia. Pastrafugnarti l'ipnotico pizzetto.
Ti voglio, e, guarda,  mi va bene un amore poco spirituale, di quelli con la a minuscola, terra terra. Senza drammi, tachicardie e ribaltamenti di budella.
Mi vai benissimo anche se non hai le spalle large di Robert Redford, e il viso poco simmetrico di Al Pacino.
Non voglio una di quelle storie che ti cambiano la vita.
Mi basta cambiare un giorno per volta.
Va bene anche se ti dimentichi di abbassare la tavoletta del bagno, o smarrisci la via che porta al cesto della biancheria sporca. Mi vai benissimo anche se vieni a dormire con quell'improbabile maglietta "Toni Menegon Impianti Elettrici".
Non mi spaventano i km, e non mi dà fastidio skysport il sabato pomeriggio, tanto poi ti sciroppi Grey's Anatomy il giovedì. Mi vai bene anche quando torni da una partita di calcetto con tutte le ossa che scricchiolano, e l'arnica si spreca manco si dovesse ungere il Titanic.
Ti vorrei vicino quando ho mal di testa, che tanto poi passa. Passa se tu resti.
Ti voglio esattamente come sei. Con le tue fisime e le tue nevrosi. Con le battute dissacranti e ciniche, il tuo volermi a tutti i costi prendermi in braccio e il mio patema di farti male. Voglio il kebab senza vino e la tromba bitonale vicino al divano e alla sciarpa il mercoledì di coppa. E ti dirò di più: non mi devi nemmeno spiegare il fuori gioco. Perché lo so cos è.
Porta con te pure il fantasma di B. non me ne frega, lei se ne stia tranquillamente sull'altare, io mi prendo il posto tra le lenzuola.
Voglio i films, le canzoni, i giri in macchina a vuoto senza meta solo perché spegnere l'autoradio proprio adesso è un peccato. I libri che non si sanno più dove mettere: quelli da leggere e quelli da scrivere, il mio crederci fermamente il tuo a fasi alterne. Voglio le risate, la musica alternativa, il mescolarsi di profumo e sigaretta sulle maglie, il frigo vuoto e poco male ci si fa una pizza.
Guarda, potrebbe andar bene anche se alle volte russi, tanto poi ti giri. E va bene pure la sveglia che mi fa scoppiare l aneurisma all'aorta ogni volta che suona.
Non mi interessano le unioni decantate dal vissero felici e contenti. Mi basta che combaciamo. E' bella sta parola non trovi? significa che è un confine più sottile tra due cose che combaciano. E' un po' come essere simili pur mantenendo le proprie diversità.
Ecco.  Voglio combaciarti, finché dura! Ti va?

2 commenti:

  1. Oh, sì, proprio paziente, soprattutto........

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  2. Pazienza e coerenza... la storia della mia vita proprio...

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