giovedì 2 ottobre 2014

Cambio di stagione...

Ottobre. La strada verso l'ultimo trimestre dell'anno è iniziata. Le avvisaglie c'erano tutte: la copertina da divano è bella che pronta che pulita, e in posizione. I ciclamini alla finestra della cucina, il sole che non mi arrostisce più le piante, anzi, fa effetto beauty farm e io lascio che si godano ancora quel che resta dei raggi tiepidi (intermittenti tra una pioggerella e l'altra).
Sabato sera ho preparato il primo sacchetto di pop corn, abbiamo sfogliato la pagina dei film al cinema e scoperto che la tessera della videoteca è smagnetizzata. Ebbene sì, ce l'ho ancora e la uso. Che a me le cose ondemand non mi intrigano quanto lo zen e l'arte del noleggiare il film.
I riti. Queste cose che ancora mi scaldano e mi fanno pensare che ci sia una strada diversa dal "mi rintano in casa, e non ho bisogno di nulla di tutto ciò che c'è fuori".
Ho due cassette di mele trentine, urge infornare torte di mele. Quelle con l'uvetta e la cannella, e la granella di zucchero sopra che fa la crosticina. Bello riaccendere il forno. I profumi mi portano sempre a quando ero piccola, a quando mia madre faceva le torte e io i compiti, e poi mi faceva assaggiare la crema rimasta nella terrina.
Ottobre con sé porta il calore delle maniche lunghe, dei tè aromatizzati, la trapunta e la maglia del pigiama. Il foulard che ancora non è sciarpa, il maglione di Papà usato come giacca, che scalda il cuore e non solo le spalle. I calzettoni antistupro e le candele accese, il profumo del muschio e di zucca. La voglia di fare, la voglia di cambiare. La voglia di migliorare e migliorarsi, di inventarsi qualcosa di nuovo. Di creare e di avventurarsi in un progetto che ti assorba e ti faccia parlare velocemente e riempiendo l'aria con le mani che le parole non bastano. Voglia di foto colorate e calde, di profumo di caldarroste e del "fatti più vicino che ho freddo". Di pizza fatta in casa, di quadri da scegliere e appendere, di silenzi leggeri.
Voglia di sorprese.
Tutte quelle che una nuova stagione racchiude e custodisce con il solo desiderio di condividerle... 




2 commenti:

  1. Mi piace l'atmosfera autunnale. Proprio come l'hai descritta tu. Anche se io ci aggiungo le passeggiate nei boschi che diventano colorati

    RispondiElimina
  2. Raccontato da te ottobre sembra bello... Io continuo a preferire la sensazione di farfalle nello stomaco quando marzo comincia a farti sentire che l'aria si sta addolcendo. Ciao!

    RispondiElimina

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...