martedì 30 aprile 2013

in viaggio...

Si dice che ogni 7 anni si cambino gusti. 
A me ce ne sono voluti quasi 30 per apprezzare il risotto, e ancora adesso ho oggettive perplessità in merito. 
Non credo ci siano scadenze precise per i cambiamenti. Una persona la sente dentro: l inversione di rotta, il cambio di direzione e di vento. Alza gli occhi annusa l aria e si ritrova a dare un aggiustata alle vele. Alle volte si punta verso il largo, verso un orizzonte che, benché sottile, nasconde sicuramente un approdo per ora sconosciuto. 
Gettare uno sguardo indietro, al porto che ci si lascia alle spalle dà una leggera sensazione di ansia. Ma poca. Si lascia qualcosa che si conosce. Qualcosa che ci fa sentire al sicuro. Puntando all'orizzonte e non avendo ancora davanti agli occhi l'arrivo non puoi non avere un poco di timore. Non aumentare la concentrazione, perché si sa, il vento soprattutto per mare non segue sempre le regole. Un cielo limpido si annuvola con una velocità che la città non conosce. E devi essere pronto. Ma dall'altra parte c è l euforia del viaggio a farti stringere gli occhi dietro gli occhiali da sole e sorridere tra te e te. E' il Viaggio. E' il mettersi alla prova con l'idea che dall'altra parte ci si arriverà. Forse non facilmente, ma ci si arriverà. Garantito. Si hanno le carte in regola, non c è motivo per non farcela. Dovremmo essere i primi a ricordarcelo. 
Non credo poi sia tanto diverso nella vita di tutti i giorni. Non si cambiano gusti sistematicamente ogni 7 anni. Si cambia quando si sente il bisogno di cambiare. Quando qualcosa o qualcuno ci fa scattare una molla dentro, come un interruttore. E allora senti, non decidi, senti che la strada diversa chiama. Il richiamo verso quell'orizzonte non è sicuramente irresistibile come il canto delle sirene. Più semplicemente si sembra la cosa più giusta da fare. Puoi pure navigare un po' a vista se lo reputi necessario, finché prendi confidenza con il  viaggio e la nuova situazione, ma poi devi deciderti a puntare al largo. 
E' cambiata la prospettiva. E' cambiato il modo di muoversi e lo spazio in cui mi vado muovendo. E' cambiato in qualche modo il mio guardare a certe cose. Il mio volere certe cose. Perché comincio a volere certe cose, ma soprattutto a sapere cosa voglio e cosa no. 

Quando andavo per mare, il mio posto preferito era a prua. Mi sedevo quasi sopra l àncora, con le gambe a penzoloni verso il mare. Mi piaceva guardare la linea di carena tagliare l'acqua e gli spruzzi che si dividevano. Mi piaceva sentirmi salire con l onda o scendere immediatamente dopo, come fosse un altalena. Ma ho la sensazione che quel tempo sia passato, non dico che non possa sedermi lì di tanto in tanto, ma non lo sento più il mio posto. 
Preferisco stare al timone. 
Sono pronta. 

26 commenti:

  1. poco prima di partire, comunque, evita di mangiare il risotto.
    Quando si sceglie, spesso, si sceglie tra due cose.

    Un abbraccio

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    1. hai ragione! meglio un pasto leggero... va bene pure un panino! io credo di aver scelto tra il "subire" e l "agire". o per lo meno sono in quel momento lì.
      un abbraccio grande a te.

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    2. ehiiiiiiii!!!!!!!!!!
      ma questo post l'hai scritto tu, cara Sys, o l'ho scritto io (a parte il risotto che è uno dei miei primi piatti preferiti insieme agli gnocchi fatti in casa)??????

      vedi, Sys/Drago, che le previsioni dell'oroscopo cinese si stanno avverando?
      il cambiamento riguarda anche la sottoscritta, Drago doc, ma non posso ancora scriverne nel mio blog perché qualcuno che non deve potrebbe leggere in anticipo le mie intenzioni e rompermi le uova nel paniere ...

      foooorza Draaaaaaaaghi!!!!!!!!!!! (coro da palazzetto di basket)
      :-)

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    3. a proposito, tra le varie cose che ho perso negli anni durante i miei cambiamenti c'è anche quella in foto ...
      :-[

      tuttavia, la libertà non ha prezzo ed io non mi sono mai venduta per denaro! neppure ora con la scelta che mi appresto a fare!
      ;-)

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  2. cavolo, mi vengono in mente le cose a scoppio ritardato! potevo scriverle tutte in un solo commento e non in tre, no?
    scusami, Sys ...
    ;-)

    ebbene, ti volevo dire, cara Sys, di stare, sì al timone, ma di tornare qualche volta a prua e lasciarti accarezzare dalla magica aria di mare ...

    buon viaggio, Drago!

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  3. Viaggia, vivi, ama!
    Questo è ciò che sento di dirti, ora che anche io, mi accingo a farlo! Al timone, come te...

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  4. Il risotto alla milanese è tra i miei piatti preferiti.
    Credo che farebbe bene anche a me stare ufficialmente al timone, impettito e pronto a dichiarare apertamente la rotta, il problema è che ho perso la cartina.
    "ma soprattutto a sapere cosa voglio e cosa no. " :)

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    1. @Enrico: mmmhhh! risotto alla milanese a Palermo??!!??

      @Sys: buon primo maggio

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    2. Cara Occhi! Il nostro Enrico è di origini polentone, in pratica ze praticamente nato tra i radicci ;-) buon primo maggio pure a te!

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    3. mmmmhhhh......
      e perché ha scritto Palermo come città di provenienza??????

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    4. Curiosa! Siamo mica dalla Parrucchiera qui eh :-D
      Magari ti risponde lui quando torna! ;-)

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    5. quando tornaaaaaa?????
      da dove??
      da Palermo???????
      ih! ih! ih!

      com'è che tu sai tante cose su costui?
      :-)

      la curiosità è femmina e, nonostante un carattere maschile, io lo sono!
      ;-)

      ciao cara, mi sei simpatica!

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    6. Lo so perché non vado dalla parrucchiera, ma il lattaio è un tal pettegolo... :P

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  5. Eh, e io però soffro il mal di mare

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    1. Metti a prua, goditi l aria sul viso e vedi che ti passa.
      Ps. Ci sono buone possibilità si aprano le danze

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    2. Facciamo che ti aspetto alla trattoria del porto. E porta quello che tu sai

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  6. Si si, son veneto ciò, ma vivo a Palermo da un sacco di tempo.

    @SyS aspetto ancora l'invito per a poenta. ahahahahah!

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    1. ma adesso fa troppo caldo per la polenta...

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    2. Vero... e siccome sono sfacciato accetto qualsiasi pietanza, vegetariana però! ;)

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  7. @Enrico: inversione di tendenza (o di rotta?): uno del Nord che va al Sud! stranissimo! sei il primo che conosco ...

    @Sys: inviti anche me? così mi fai vedere la casa nuova!
    :-)

    @tutti: e se invece organizzassimo, come si è fatto da queste parti, un incontro a metà strada di una giornata intera, o mezza, per agevolare chi "tiene famiglia")?
    se le nostre città sono PD, VR, CO e PA, dove ci si potrebbe incontrare per fare due chiacchiere di persona?
    qui, per esempio, qualche anno fa hanno organizzato il "polentablog" in un grotto al lago ...
    beh, io ho lanciato l'idea, fate vobis!
    ;-)

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  8. Sai che se dovessi pensare a ciò che vorrei veramente non saprei darmi una risposta? Forse perché di cambiamenti nella mia vita ne ho avuti tanti e ogni volta, nel ricominciare, è stato come se fosse la prima volta e se ci pensi non è per niente male questa cosa, o forse dipende dal fatto che non ho mai fatto dei progetti a lungo termine, mi sono lasciato guidare dagli eventi, non senza essere per questo protagonista.
    Forse!
    Scopro però che la tua voglia di stare al timone nasconde una carica assolutamente positiva, il tuo ricominciare comunque sia vive di quel passato, ed è giusto lasciarselo alle spalle, pur con un po’ di timore, non importa.

    Mi piace sentirti dire che sei pronta, posso tifare per te? :-)

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    1. Arthur più che una carica positiva credo sia più esplosiva ecco...

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  9. Ricorda. Sentila, la rotta giusta da seguire, annusala nel vento, nelle vele piene, nella bolina stretta, nella scia che lasci.

    Bastano due dita, leggere, sul timone.

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    1. Lo sai che quando commenti così, mi piaci?

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  10. Poi, se nella scia si notano tracce di risotto....
    Beh, voleva dire che c'aveva ragione Bruno ^_^

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