martedì 20 settembre 2011

Come una castagna

Ecco sì, una vista così come questa mi ci vorrebbe.
Se  non fosse che tra poco devo risalire in auto direzione Cittapiccolina prenderei e farei deviazione al C.G., ridente centro commerciale a due passi dal centro, famoso per il suo negozio di ciucci e per essere snodo di spacciatori ad alto livello. Uno entra nel negozio di ciucci e sì, litiga con i jeans che iniziano a stringere prima ancora che si prenda in mano una pinza, ma fa pace con il mondo.
Invece sono quasi brava. Ho ceduto sgranocchiando una barretta di cereali con gocce di cioccolato, senza glutine e visto che me ne sarei mangiata volentieri altre sei, ho deviato su una gomma da masticare. Così azzanno ripetutamente qualcosa che sa di menta e non ci penso più.

Sono le ultime due settimane di fisio. E sono le più difficili perché non ne ho più voglia, non ne ho più la forza, non ne voglio più sentir parlare e mi caccerei volentieri con la testa sotto il cuscino. Lo so... sto qui a raccontarlo a voi per l ennesima volta, e potreste dire "miiii che camurriaaaa"! eh lo so. Ma giro ancora così. Sono spiacente. Dal primo ottobre cercherò nuovi argomenti, mi inventerò vita e progetti, ma finché mi ritrovo a passare pomeriggi mordendo un asciugamano per non urlare, e a contare gli ematomi che mi restano sulla gamba, temo non avrò fantasia per molto altro.
Ciucci a parte.
E finché io vivo rintanata lì sotto (il centro di fkt è soterraneo) fuori il tempo cambia. E vivaddio era pure ora. Il primo brivido di quasi freddo m ha fatto un piacere unico. Tirare giù la coperta ieri sera che il lenzuolo e la bestia pelosa non bastavano, pure. Mi piace guardare le vetrine dove già si vedono maniche lunghe e sciarpone, (io adoro le sciarpe lunghe lunghe), e qualche maglione di lana (eeeennonesistonopiùlemezzestagioni) e i primi stivali.
Sarà che quest anno l investimento in abbigliamento invernare sarà doveroso. Un po' perché quelle 3 taglie perse nell ultimo anno e mezzo si vedono troppo, un po' perché è una cosa che avrei dovuto fare l anno scorso e poi invece ho vissuto in tuta da ginnastica (esattamente come ora... un ciclo continuo) e se ricomincio ad andare a lavoro come Burbero comanda, sarebbe il caso di vestirsi un po' più da segretaria e un po' meno da pantofolaia (le pantofole di titty no, quelle non le butto però).
Però l estate è ancora qui, sopra la scrivania e me la riguardo un po', e non ho ancora voglia di chiuderla nella scatola dei ricordi. Che nonostante l incursione a Cortina di metà agosto e tutto quello che ci stava dietro, credo di poter dire sia stata la migliore estate degli ultimi anni (benché il viaggio a Parigi pesi nel paragone con l anno scorso) ma a livello emotivo era da tanto, tanto tempo che non mi sentivo così tranquilla. Mi sono fatta una settimana al mare con le mie Amiche che mi hanno coccolata e viziata e pure un po' sopportata (come quando ho scoperto che il titanio sotto pelle esposto al sole può andare a temperature superiori ai 50 gradi, e l ho scoperto solo quando il farmacista mi ha suggerito di metterci un po' di rosmarino sulla gamba e giusto uno spicchietto di aglio in camicia...). Ho imparato a vivere slegata dalla dipendenza del cellulare senza renderlo un appendice di me stessa. Ho imparato che se una volta non posso rispondere non cade il mondo, perché chi ti vuole bene un modo di richiamarti lo trova. (sì lo so... è un rebus, ma io mi sono comprenduta lo stesso). Ed ho imparato, anche grazie al consiglio di un Amico  speciale, messo in atto da una Persona Unica, che chi ama non abbandona.

Cosa chiedo al mio autunno?
Di concedermi delle belle risate insieme al mio Fratellone: visto che siamo entrambi nella stessa classe di inglese (roba da mandarci entrambi a paperissima mi sa), di farmi tornare al mio lavoro, a pieno ritmo. Che mi manca il mio ufficio, la mia scrivania. Mi manca persino il Burbero quando burbereggia, e Dotto quando cerca di mediare tra lui e me. Mi manca il capo Vecchio che viene a chidermi se mi va un té e il fatto di poterlo bere in quei 5 minuti di pausa in cui mi racconta qualcosa. Mi manca quel modo di risentirmi responsabile e utile, per i miei colleghi che in questi 11 mesi hanno fatto i salti mortali per supplire alla mia mancanza. Perché ridendo e scherzando di 11 mesi si tratta e poi c è chi si stupisce o si scoccia se sbarello.
Mi manca pure di leggere il libro nella lavanderia a gettoni perché in casa lo spazio per lo stendino non ce l ho e quindi vado lì a sfruttare le asciugatrici, e i giri del sabato pomeriggio per le librerie. Mi manca il guardare le promozioni di Trenitalia e il progettare i fine settimana a zonzo in cerca di una mostra o di una scusa solo per uscire di casa. E ho una gran voglia di andare al cinema, e di bere un bicérin in buona compagnia! E ho voglia persino il profumo delle calde arroste (che per inciso non mi piacciono), che ho appena fatto in tempo a sentire e poi la volta successiva che sono uscita di casa era già marzo, già primavera e io mi sentivo una marziana.
Ecco, mi piace pensare che, per me che sono nata a maggio come le rose, ci sia una seconda rinascita quest anno, in autunno.
Come una castagna.







On Air: Meraviglioso - Negramaro

11 commenti:

  1. Ammazza! Quanti propositi! Sarà un autunno "caldo", insomma!
    Quella del titanio che si scalda non la sapevo. Magari sarebbe una bella idea per farcisi una grigliata, no?

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  2. Ma ti dirò, posso dilatare tutto fino alla fine dell inverno... so pure accontentarmi! :)
    riguardo al titanio non lo sapevo nemmeno io. l ho scoperto solo dopo aver fatto scoppiare tutti i capillari intorno alla cicatrice. mi sono cotta da dentro... vabbè... e se usassimo la pietra ollare? no?

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  3. favoletta cadeaux:
    "La più coccolata di tutte le castagne, era la piccola Molly: donava ad ognuno il suo dolce sorriso e la sua allegria.
    Castagno, il vecchio albero la lasciava giocherellare fra i suoi rami.
    Riccio la proteggeva e la riscaldava. Alla sera Cipi e Ciopi cinguettavano tenere ninne nanne e Vento la cullava dolcemente fino ad addormentarla. Luna le teneva compagnia tutta la notte e Foglia, di buon mattino la risvegliava solleticandola. Che bello essere castagna!" ...Dolcezza dentro a un riccio. Un pò come un ficodindia. Io, per esempio, mi sento molto ficodindia :)) Ciao!!!

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  4. ...tante cose...tanti colori...e riparte la stagione.

    ...Castagna....fai un giro da me.:)
    ...spero che la song ti piaccia...la collana è forse troppo elegante.
    Ciaooo Vania

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  5. Bruno! questa favoletta mi piace tanto sai? Grazie mille.
    Sono qui in attesa di parlare con Bartolini e sorrido al video!
    :)
    un abbraccio grande!

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  6. Vania, sei stata spettacolare!
    grazie, per l omaggio e per la canzone... che mica è facile "azzeccarmi" così.

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  7. ma che brava!!!!
    questo è il periodo dei buoni propositi, anch'io sto riflettendo sui miei!!!

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  8. Un progettino per i tuoi desideri autunnali lo avrei buttato giù...

    Thunder

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  9. Embè?
    Sempre a crogiolarci sulle castagne stiamo?

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  10. Scusa Aquila... qui il tempo è tiranno!!!
    più che una castagna sono una trottola...

    Ma torno eh... certo che torno. (mica me ne vo)

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  11. E' certo che ci sarà una seconda rinascita!
    Bel post.
    ciao.

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