lunedì 25 gennaio 2021

Domenica in famiglia...

 

Da un po' di tempo, la domenica, leggo per mamma. 
Le mancano i libri, le manca il tempo passato leggendo, e con il videolettore non ha ancora abbastanza pratica.
La settimana scorsa abbiamo finito un libro che aveva iniziato con una sua amica, prima della seconda ondata di lockdown, ieri abbiamo iniziato Controcanto. 
E lo so che ogni scarrafone è bello a mamma soja, ma mi sto divertendo molto. 

A me piace perché mi serve da ripasso: ritrovo le caratteristiche peculiari dei personaggi, quei dettagli che li caratterizzano che si devono necessariamente riportare anche nel prossimo capitolo. Ho beccato pure un paio di refusi (argh!) e qualcosa che, oggi, scriverei meglio.
Lei si diverte perché, avendolo scritto io, cambio le voci a seconda dei personaggi dando loro il tono che avevo pensato mentre scrivevo, le leggo i detti torinesi pronunciati (abbastanza) corretti, e talvolta integro quanto stiamo leggendo con i retroscena vissuti durante la stesura. 
Ad un certo punto, mentre Silvia Cravero sta spiegando ad Alex Priante le caratteristiche del violino, mamma mi ferma poggiandomi una mano sul braccio e mi chiede: "ma quanto hai dovuto documentarti per scrivere tutte queste cose?". 
E quante ne ho sicuramente omesse o quante imprecisioni avrò snocciolato... 
Però la parte di studio e di ricerca che precede, e spesso accompagna l'intera stesura, io l'adoro. 
Quando spunti molto diversi, sembrano combaciare perfettamente pur essendo distanti nel tempo e nello spazio, mi dà la sensazione di essere sulla strada giusta.
E allora la musica riparte.
Al momento non ho date, e non una prospettiva...
Ho solo una certezza: indipendentemente dal "per chi" o "per cosa" scrivere è una figata pazzesca. 

Nessun commento:

Posta un commento

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...