venerdì 4 maggio 2018

Pioggia Battente - Massimo Cassani

"Basta un poco di zucchero e la pillola va giù!" E di zucchero in questi giorni ne avevo un gran bisogno per rifarmi gli occhi e il palato, così in attesa di una nuova avventura di Micuzzi sono tornata a stolkerare il suo passato, che a me quest'uomo dalla ciospa* rossa e ribelle piace assai. 

E per la serie "piove sempre sul bagnato" non so dire che quello che affligge di più il commissario in questo periodo sia il fatto di essere stato relegato al commissariato di Città Studi a lavorare di scartoffie, o la vicina di casa, Sofia, che sarà pure carina e ben fatta, ma lui proprio non va giù. E nonostante il "no grazie" aleggi chiaro e limpido in ogni conversazione, lei persiste nel fargli un pressing che nemmeno Baggio ai tempi d'oro. Al punto che, quando gli piomba in casa raccontandogli di alcune telefonate minatorie ricevute, Sandro si ritrova a pensare sia l'ennesima scusa per attaccarglisi addosso come una cozza.
Fatto sta che come tutti gli uomini di animo buono preso più per stanchezza e forse noia, alla fine decide darle una mano, convinto che prima le darà una risposta soddisfacente e prima se la leverà dai piedi. 
Non aveva fatto i conti però con il cadavere che l'attendeva fatalmente (proprio in una notte di pioggia battente) nell'appartamento vuoto di proprietà di un noto avvocato milanese. (E già qui... "noto avvocato" e "fatalità" nella stessa frase dovrebbe far scattare un campanello d'allarme).
Coinvolto nelle indagini in maniera ufficiosa dal questore Nardo, con la pseudo promessa di reintegro, può contare sull'aiuto della sua squadra di fidati poliziotti, tra cui la mitica Rosaria Della Vedova, che adoro. Lariccia, Teneriello e Salada, che è un po' meno fidato ma in qualche modo potrebbe quasi stupire. 
Ah, e visto che le catastrofi non arrivano mai da sole, ci si mette pure l'ex moglie Margherita a tornare con il carico da 11, a fargli perdere ore di sonno. Per non parlare della Marylin Monroe di noialtri che... che c'entra adesso Marlyn? Eh, tocca leggervi il libro per scoprirlo.

La trama che ho cercato di riassumere per sommi capi senza anticipare troppo, è ricca e articolata. Come lettore riesco a seguire, cogliere qualche intuizione grazie alle briciole che Sandro Micuzzi lascia cadere, ma poi mi sorprende cambiando le carte in tavola e imponendomi una virata alle volte anche violenta.
Ma quello che mi colpisce della scrittura di Cassani, è la ricerca e la ricchezza a livello di narrazione. Le parole sono al servizio delle immagini, vengono scelte per dipingere la scena così come Sandro la vede attraverso non i suoi occhi, ma le sue sensazioni. Ad esempio, Salada nel salutarlo non gli porge la mano, ma "la zampa". E questo ci dice il tipo di considerazione il commissario abbia per il suo sottoposto. Questa tecnica non solo ti fa camminare accanto al personaggio, ma sudare con lui, soffrire il caldo con lui. E quando le pallottole fischiano sopra la sua testa, le ginocchia si piegano pure a te.
Le metafore non sono mai banali, le figure retoriche ricercate, le intersecazioni della trama precise e lineari. Questo è quello che intendo quando dico che, per catturarmi, ho bisogno che un testo mi sorprenda. Non solo per la simpatia verso i personaggi che diventano quasi amici (ho già detto che adoro Rosaria?), gli intrighi e la loro risoluzione. Da un libro mi aspetto di sentirmi arricchire.  In termini di divertimento, certo, ma anche e soprattutto a livello linguistico. Un libro deve insegnarmi a poter raccontare a mia volta una storia, e Pioggia Battente mi ha confermato che Massimo Cassani ha davvero molto da insegnare.

*Ciospa: dal dizionario di Syssa - capelli arruffati.

Dello stesso autore: Sotto Traccia 

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