venerdì 23 marzo 2012

Tu chiamale se vuoi, Emozioni.

E' la seconda volta che accade questa settimana. Che mi emoziono in modo acceso. Così intenso da farmi arrossire la prima volta, e da farmi arrossire e seccare la gola e sudare le mani la seconda. 
E mi mette addosso questo sorriso un po' "insemenio" come direbbe Occhi Blu, che non mi si toglie di dosso. 
La prima volta è stato due giorni fa, quando ho trovato un uovo di pasqua di enorme sulla scrivania. un chilo di cioccolato al latte con il mio nome sopra. a mandarlo è il titolare di una delle aziende con cui lavoro, uno di quelli che mi fa uscire matta ad ogni ordine perché devo verificarne prezzi e condizioni e ogni volta è un parto di ore, ma è una persona simpatica e gentile e quindi, lo fai. il biglietto dice "per la disponibilità, la simpatia e la tanta pazienza". e non me l aspettavo. perché certe cose tu le fai in un certo modo perché è giusto farle così, e dall altra parte il più delle volte lo si dà per scontato. vedere che non per tutti è così è emozionante. ora l uovo è ancora lì (intero, nonostante gli attacchi di Brontolo che ci passa davanti dicendo "c ho voglia di qualcosa di buono...". 

Ma l emozione più forte è quella di oggi pomeriggio. Dotto poco prima di pranzo si trova impaltanato con una richiesta di un cliente di quelli grossi. hanno bisogno di un lavoro particolare e che sia fatto bene "in un certo modo". L azienda che dovrebbe appoggiarci in questa cosa risente del w.e.: personale assente, fuori ufficio e mediamente per una richiesta di questo tipo ci fa attendere quattro o cinque giorni. Insomma, il capo se ne va a mangiare sbuffando. 
E io chiamo Lui. 
Lui che sa come fare, ti dice "boh, fammi vedere di che si tratta" inizia a lavorarci su e contemporanemente fa altre quattro cose: pota le rose, cambia la batteria alla moto, disquisisce sul minimo comune multiplo e massimo comun divisore, si mette le lenti a contatto e tac. tempo un quarto d ora (perché nel frattempo ha risposto pure a tre telefonate) ti snocciola il lavoro fatto. 15 pagine di progetto finito e roseto potato e pronto per le nuove gemme. 
E non lo so perché, forse sì, lo so perché, ma mentre vado da Dotto e gli dico "io avrei trovato il modo per risolverle il problema, può scaricare le mail per favore?" tremo come una foglia. 
Tremo perché ho coinvolto una persona importante in un problema che non lo riguardava. E lui c ha messo il suo nome nel risolvermi il problema. E i miei capi spesso non sono così semplici da trattare c è sempre il rischio che la cosa non venga recepita per il verso giusto, e io ho voluto coinvolgerlo nelle lune dei miei nani, perché c ho quest idea in testa che le porte si aprono se si prova a bussare e non puoi mai sapere cosa ci sia dietro e vale la pena di provare sempre, ma provare sulla pelle altrui mi fa tremare di più. 
Ma il risultato è eccellente. Dotto spalanca occhi e bocca e resta così. E Dotto è una persona di quelle limpide, di quelle che gli puoi leggere negli occhi i pensieri. Ed è stupito e meravigliato e sopreso e... E io avvampo. Mi sento come il giorno che mi sono seduta davanti al professore di arte medioevale, il mio primo esame e aspettavo la prima domanda, le mani sudate e la gola secca. Poi il professore mi chiese l evoluzione della Basilica Marciana, Dotto invece mi dice "è un lavoro eccellente. ringrazi il suo Amico che mi ha risolto una rogna non da poco e gli dica che vorrei tenerlo presente per il futuro... sono molto colpito. complimenti... davvero..." 
Davanti al professore di arte mediovale avevo parlato una ventina di minuti e poi, ritenendo di aver detto tutto ho messo nel taschino della giacca la Parker che tenevo tra le mani e ho atteso in silenzio che scrivesse trenta sul libretto, cercando di restare impassibile.
Davanti a Dotto sono così felice che salterei in piedi sulla scrivania! mi trattengo il tempo di arrivare alla mio pc e poi rigiro a Lui parola per parola, perché se lo merita. Perché è uno che si fa un mazzo così e vive con il coltello tra i denti. perché è giusto dare soddisfazione a chi fa il proprio lavoro con amore e passione, a chi non si presta solo esclusivamente per i soldi ma perché gli piace fare. perché è una persona che meriterebbe molto molto di più e alle volte non ci crede come dovrebbe, ma io non mi stancherò di ricordarglielo tutti i giorni! 
perché la stima e l affetto e l ammirazione vanno dimostrate senza ritegno perché è bello! 
e fa bene alla salute!

8 commenti:

  1. sembra così strano meravigliarsi di queste reazioni. eppure dovrebbe essere normale il saper ringraziare gli altri, il non dare per scontato ecc.
    mi piace la tua politica del 'dietro la porta'. forse, se la usassimo un po' tutti, scopriremmo chissà quante sorprese positive!!

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    1. la politica del "dietro la porta" non è sempre semplice. credo di averla adottata perché c è stato un periodo in cui la sfiga arrivava sempre prima della lieta novella e o soccombi o ti inventi un modo di venirne fuori. però funziona dai! o per lo meno mi piace pensare funzioni! ;)
      pensavo... alla fine pensare è un investimento di energia. se pensi male investi energia e ti rompi l anima. se pensi bene investi energia e magari va pure meglio. a sto punto...

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  2. Oh, che bello, ti auguro cento, mille di queste emozioni!
    E' vero che noto spesso nell'ambito lavorativo una specie di avarizia a ringraziare, a riconoscere che un lavoro è fatto bene, e pensare che a volte un grazie basterebbe a risollevare una giornata e non costa nulla...

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    1. grazie Cincia!!!
      ti dirò io sono abbastanza fortunata, perché a parte Brontolo gli altri sono piuttosto disponibili a riconscere l impegno.
      in questo caso l emozione è stata più grande proprio perché non riguardava me ma lui, che secondo me fa faville e gli viene detto sempre troppo poco! :)

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  3. e brava Sys!
    segui il tuo istinto, sempre, senza preoccuparti troppo dei nani e delle tue guance rosse (come Biancaneve?), ma stai attenta o farai il pieno di uova di cioccolato quest'anno!

    non serviva che mi citassi, dai!
    neanche l'avessi inventato io ...
    ciao cara

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    1. evvabbè, lasciati cità!
      prometto che se mi arrivano ancora uova di cioccolato metto in condivisione!
      anche se dubito
      in ogni caso un kg di cioccolato fondente sarà sicuramente condiviso se non voglio diventare più tonda che alta.

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  4. ué!
    con l'ora legale i nostri blog ora hanno il fuso orario di L.A.!
    grrrreat!

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