lunedì 10 marzo 2014

La mia Sorellina Torinese me lo dice sempre. Ho un carattere zen. 
Non so quanto sia totalmente vero, forse non mi ha mai vista inc**ta nera come una iena, forse mi vuole bene. O forse per lo meno in certi momenti mi esce una calma straordinaria che nemmeno io so. 
Però negli ultimi giorni non so dove si fosse nascosta, nella notte tra venerdì e sabato ho dovuto letteralmente tenere a bada un attacco di panico e stanotte ho sognato un tremendo terremoto. Segno che la mia "terra" si muove, ho bisogno di cambiamento. 
L'attacco di panico aveva un origine ben precisa, alla fine mi sono alzata dal letto con una riflessione molto semplice e una decisione non così semplice ma ormai presa e il cuore è tornato a battere secondo i suoi ritmi. Sto imparando a pormi sostanzialmente due domande, quando mi trovo davanti al bivio di una decisione complicata: chi me lo impedisce? o al contrario... chi me lo impone? non servono per tutte, ma per buona parte sì. Alla fine per lo più ad entrambe le risposte mi capita di dire "Io". Come se fossi io a crearmi il problema, a sentirmi legare e mancare l'aria e poi a voler voglia di liberarmi. Insomma... me la canto e me la rido. 
Ad ogni modo questo sole mi ha già fatto venire voglia di fare il cambio dell armadio. Ho camminato per le bancherelle del mercato nella Terra degli Hobbit ed era un tripudio di colori e tinte pastello e di leggerezza. Peccato che vige la regola del "niente acquisti all inizio della dieta". Non ha senso. Che da oggi si entra in fase "ok, sono gnocca ma se evito di ingozzare quantità anomale di marshmallow ogni crisi premestruale è meglio". E quindi vai di insalate, carne bianca e creckers di riso.  E tra le importanti novità da segnalare, c è  che oltre a dismettere i vecchi maglioni di lana, quest anno accantono anche il mio vestito da Candy Candy. Tutti hanno una sorta di secondo abito, quello del supereroe sotto la camicia... un po' come Clark Kant, che vorrei vederlo oggi che non c è una cabina telefonica a pagarla... io mi sono sempre portata addosso il vestitino della crocerossina, e l ho indossato indistintamente per chiunque avesse bisogno di una spalla. Ho deciso che per ora ho dato. Mi fermo qui. E non penso sia egoismo il mio. E' diventata sopravvivenza. Non puoi sfiancarti nel tentativo di aiutare chi, alla fine, non vuole essere aiutato. Meglio indirizzare i pensieri e il cuore a chi è davvero pronto ad accoglierli. 
E poi ho trovato questi semplici consigli del Dalai Lama, e ho proprio voglia di farli miei:

I DIECI LADRI DELLA TUA ENERGIA


 1- Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.  



 2- Paga i tuoi debiti in tempo. Nel contempo fai pagare a chi ti deve o scegli di lasciarlo andare, se ormai non lo può fare.



 3- Mantieni le tue promesse. Se non l'hai fatto, domandati perché fai fatica. Hai sempre il diritto di cambiare opinione, scusarti, compensare, rinegoziare e offrire un'alternativa ad una promessa non mantenuta; ma non farlo diventare un'abitudine. Il modo più semplice di evitare di non fare una cosa che prometti di fare e dire NO subito. 



 4- Elimina nel possibile e delega i compiti che preferisci non fare e dedica il tuo tempo a fare quelli che ti piacciono. 



5- Permettiti di riposare quando ti serve e dati il permesso di agire se hai un'occasione buona. 



6- Butta, raccogli e organizza, niente ti prende più energia di uno spazio disordinato e pieno di cose del passato che ormai non ti servono più. 



7- Dà priorità alla tua salute, senza il macchinario del tuo corpo lavorando al massimo, non puoi fare molto. Fai delle pause. 



8- Affronta le situazioni tossiche che stai tollerando, da riscattare un amico o un famigliare, fino a tollerare azioni negative di un compagno o un gruppo; prendi l'azione necessaria.



 9- Accetta. Non per rassegnazione, ma niente ti fa perdere più energia di litigare con una situazione che non puoi cambiare.




 10-Perdona, lascia andare una situazione che è causa di dolore, puoi sempre scegliere di lasciare il dolore del ricordo. 

DALAI LAMA

6 commenti:

  1. Sono ottimi consigli.Soprattutto il primo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. guarda... quello me lo ripeto come un mantra...

      Elimina
  2. pesce, ci vuole pure del pesce

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il pesce costa un fottio!

      Elimina
    2. Pesce azzurro!!! Costa poco e non impegna (la digestione).
      Questi consigli sono fondamentali, e allo stesso tempo difficilissimi da mettere in pratica. Però bisogna farlo, mi sa.
      Confermo, il tuo non è egoismo, è autoconservazione, ed è sano e sensato curarsi prima di se stessi. Basta crocerossine e CandyCandy (ma quanto ci hanno rovinato i cartoni giappi, ne vogliamo parlare?)

      Elimina
    3. ma parliamone Cincia!!! terribili... e Madame Bovary no? se poi pensiamo alle favole in generale? o si finisce morte, o in coma, o ci strappano le corde vocali... o nelle pentole di una strega... insomma... ok che se belle vogliamo apparire un filo si deve soffrire. ma fior di letteratura ha avuto effetti devastanti...
      comunque un po' per volta ce la si fa. lo sto scoprendo. a vederli tutti insieme fanno quasi timore. ma poi è più semplice di quel che sembra. lo scorso fine settimana ho guardato lo stanzino e ho detto "a noi due". ho buttato quasi tutto quello che a un anno dal trasloco non era ancora uscito dalle scatole. e se in un anno non l avevo cercato, non aveva ragione di stare lì a coltivare acari. è stato rilassante e terapeutico...

      Elimina

In un mare senza blu - Francesco Paolo Oreste

  Già lo scrissi, una volta, che Francesco Paolo Oreste scrive con lo stesso gioco di luci e di ombre con cui Caravaggio dipingeva le sue te...