domenica 15 aprile 2018

I Gemelli Misteri e l'invasione zombie - Rocco Ballacchino

Premessa  sempre quella!  


E insomma! Oggi è domenica, pioviggina, sono a casa con un po' di febbriciattola, e cosa ben peggiore, stamattina mi sono dedicata al cambio dell'armadio. Cose che voi umani... (soprattutto umane) capite benissimo. 
In giornate così non ho voglia di cose particolarmente impegnative o complicate, cercavo qualcosa che si leggesse bene anche da sotto al piumone. Et voilà! La scelta ricade sul romanzo di esordio della nuova collana della Fratelli Frilli Editori: I Frillini. 
Romanzi noir dedicati ai più piccoli, la fascia d'età suggerita è dai 9 ai 13 anni, ma vi anticipo già che hanno strappato più di un sorriso anche a me che di anni ne ho... qualcuno  in più.
Per lo meno all'anagrafe. 

Giulia e Stefano Misteri sono fratelli gemelli eterozigoti, ci tengono a sottolineare. Sono diversi fisicamente e caratterialmente, ma come capita  in questi casi, la diversità mescolata all'affetto, accomuna e arricchisce. 

In una notte insonne, Giulia scopre che nell'edificio poco distante dal condominio dove abitano, si radunano centinaia di zombie e, pare, stiano organizzando un attacco di terzo livello alla città di Torino. Bisogna fare qualcosa! 

Ah! me lo sono proprio gustata! Sarà che da piccola le mie amiche leggevano "Cioè" e io rubavo i "Dylan Dog" al Fratellone, crescendo a Nutella e zombie. (Ancora oggi sogno un Groucho che mi lanci la sparachiodi al momento giusto).
Sarà che quando Rocco scrive divertendosi, pare in stato di grazia.
Sarà il mix perfetto di tanti ingredienti scelti con cura per questo romanzo, ma lo si legge in un'oretta. E in questo stacco dal tempo e dallo spazio, ritorni ragazzina. Sì perché la narrazione ricorda quei film anni '80 dove i ragazzini ne combinavano di tutti i colori, ma alla fine l'happy end non mancava mai. Grandi avventure che ti mandavano a dormire con l'aria sognante come se Falkor dovesse venire a salvare pure te, dai bulli della scuola. Sto divagando, lo so, ma rendo l'idea no? 
Ciò che mi è piaciuto è che i ragazzini qui sono ancora ragazzini. Con la loro curiosità, l'atteggiamento di chi vuole salvare il mondo, e l'ingenuità bambina che si spera conservino sempre, in un angolo di sé anche una volta cresciuti. E i genitori, sono genitori. Adulti capaci di stare un passo più indietro dei loro figli, perché possano muoversi anche sbagliando, ma sanno intervenire al momento giusto. 
Insomma, gli ingredienti sono: avventura, suspense, ironia quanto basta, buoni sentimenti e valori di amicizia e fratellanza in parti uguali. 

Trovo sia una bellissima iniziativa per far avvicinare ai libri anche la/il ragazzina/o un po' più riluttante alla lettura, proprio per il loro essere più semplici e genuini. 
Ma credo siano graziosi anche per gli adulti che, in una domenica uggiosa, vogliano ritrovare un po' di polvere di fata o il sacchettino delle biglie, troppo spesso accantonati o smarriti sotto il peso delle preoccupazioni quotidiane. 

Ad Autore ed Editore dico solo ad maiora! 


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